ANDRIA - «Non pieghiamo la testa di fronte agli atti intimidatori e non ci scoraggiamo rispetto a quella parte fortunatamente residuale di comunità che evidentemente utilizza la forza, la sopraffazione semplicemente per dimostrare di esistere. Noi vogliamo dire che esistiamo attraverso quello che promoviamo ogni giorno». Lo ha detto la sindaca di Andria, Giovanna Bruno a margine della presentazione della iniziativa «Gli stati generali della bellezza» che saranno ospitati in città i prossimi 13 e 14 luglio.
Nel corso della due giorni si parlerà di turismo e cultura per creare condivisione e «rendere il nostro Paese pronto per il futuro», ha spiegato in un videomessaggio Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e presidente nazionale di Ali, la lega delle autonomie locali italiane che promuove l’iniziativa. La manifestazione arriva a poco più di 20 giorni dall’ultimo atto intimidatorio ai danni di una attività commerciale di Andria: lo scorso 23 giugno l’esplosione di un ordigno rudimentale ha danneggiato un negozio specializzato nella vendita di surgelati.
«Essere qui con questa presenza così massiccia significa far capire a chi subisce gli attentati di avere le istituzioni della propria parte, che le Istituzioni si stanno preoccupando di come migliorare il territorio, di come renderlo attrattivo per fare in modo che ci possano essere degli investimenti e quindi si spera più lavoro. Se non c'è questo, c'è più manovalanza a per la delinquenza a basso costo», ha aggiunto Grazia Di Bari, consigliera delegata alla Cultura della Regione Puglia. A confermare la volontà di chi amministra di fare squadra sarà la sottoscrizione da parte di 80 sindaci del patto delle città della bellezza a Castel del Monte.
«L'idea è di tenersi in rete tra amministratori per la valorizzazione e il lancio turistico e culturale dell’Italia. Non possiamo continuare a ragionare, come si è fatto per tanto troppo tempo, soltanto propagandando e difendendo i campanili che amministriamo - ha continuato Bruno - ma dobbiamo renderci conto che la città accanto a noi ha ricchezze che fanno diventare ricca la città in cui viviamo. Il patto sottolinea quanto gli amministratori locali tengano al rilancio dell’immagine turistica culturale dell’Italia intera».