BARLETTA - «Ho sempre amato correre, è qualcosa che puoi fare da solo, unicamente grazie alla tua volontà. Puoi andare in qualsiasi direzione, correre lento o veloce, o contro vento se ne hai voglia, scoprire nuovi luoghi usando solo la forza dei tuoi piedi ed il coraggio dei tuoi polmoni». Questa assoluta verità di Jesse Owens - velocista e lunghista statunitense, vincitore di quattro medaglie d’oro ai Giochi olimpici di Berlino 1936 - di fatto è il manifesto di vita del talentuoso Eusebio Haliti, 32enne nato in Albania ma da sempre in Italia prima a Bisceglie e ora a Barletta - sette volte in maglia azzurra e campione italiano assoluto sui 400 ostacoli.
Un campione non solo in pista tenuto conto che ha conseguito una laurea magistrale in giurisprudenza con tanto di master in Diritto Sportivo e docente all’Università della Calabria al master di II livello in diritto del lavoro. Forte della sua esperienza di atleta professionista e direttore Tecnico del Gruppo sportivo Avis Barletta e di organizzatore di Meeting Internazionali e del Mennea Day città di Barletta (2020-2021-2022), in una amabile incontro offre alle lettrici e ai lettori della Gazzetta alcuni consigli «non tecnici, ma utili a non farsi male, per correre e divertirsi d’estate».
È categorico in merito alla assoluta necessità di proteggersi dal caldo: «In questo periodo dell’anno è consigliato correre la mattina presto finendo l’esercizio fisico non oltre le 9 oppure in tardo pomeriggio dopo le 18». Parola d’ordine non rischiare: «Correre sempre, dopo un breve consulto con il proprio medico curante. E’ consigliato correre a tutte le persone che non presentato particolari patologie fisiche. Per chi invece presenta dei problemi fisici o di sovrappeso è opportuno come primo approccio all’attività fisica la camminata. Importantissimo fare sempre attività fisica in aree e zone adatte e sicure. Mai correre su strade trafficate».
«L’attività fisica dev’essere sempre progressiva. Chi inizia correndo può aumentare gradualmente il tempo di corsa. Stesso concetto vale per chi inizia con la camminata: prima aumentare gradualmente il tempo (primo step), per poi incrementare la velocità (secondo step) - aggiunge il vice direttore e capo dello staff dei prossimi campionati Europei di Atletica Leggera di Roma 2024 e membro della Commissione Atleti della Fidal -. È consigliato fare tre sedute d’allenamento a giorni alterni. Preferibile fare qualche seduta in più anziché una in meno ma più intensa o più lunga considerando che il riscaldamento è una fase importantissima in quanto prepara il fisico ad uno sforzo (anche se non eccessivo). Si inizia con qualche minuto di corsetta o camminata, per poi fermarsi ed eseguire qualche esercizio di stretching e di mobilita articolare».
Capitolo alimentazione prima e dopo la corsa: «Dipende da quanto passa tra il pasto e l’esercizio fisico. Se si esegue l’attività fisica la mattina presto e non si ha il tempo di fare colazione è preferibile prendere solo un caffè (the o altre bevande) e fare colazione dopo con della frutta di stagione. Se invece si hanno almeno due ora e mezzo tra il pasto e l’esercizio fisico allora è preferibile fare un pasto leggero a base di carboidrati e proteine. Per reintegrare subito dopo l’attività è consigliabile sempre mangiare della frutta e soprattutto non dimenticare mai di idratarsi al meglio».
Eusebio non lascia nulla al caso: «L’abbigliamento è fondamentale durante l’attività fisica, bisogna indossare sempre capi che consentono al proprio corpo di traspirare per mantenere la giusta temperatura corporea. Pertanto assolutamente sbagliato usare capi che provochino una sudorazione eccessiva, in quanto sudare di più non vuol dire dimagrire ma solo perdere liquidi corporei rischiando la disidratazione. Anche la giusta scarpa è una scelta molto soggettiva la cui scelta è influenzata dal peso corporeo e dall’appoggio del piede. In linea di massima chi ha un peso importante è meglio che utilizzi scarpe abbastanza ammortizzanti e protettive, chi al contrario, è un longilineo può utilizzare scarpe più reattive e leggere; ma comunque dipende sempre dalla sensazione che si vuole sentire sul piede durante l’attività fisica. Inoltre un’attenzione particolare si deve avere se si è supinatori o pronatori, in questo caso è utile rivolgersi a negozi specializzati per farsi guidare nella scelta della scarpa».
Eusebio, al termine dell’incontro, mentre saluta la sua compagna di vita Veronica Inglese - campionessa barlettana che vanta dodici titoli italiani di cui tre assoluti (10 km su strada, corsa campestre e 10000 m su pista), uno universitario e nove giovanili, non dimenticando la partecipazione con la nazionale ai mondiali, europei di corsa campestre, mondiali di mezza maratona ed Olimpiadi di Rio in Brasile - scherzando ma non troppo aggiunge: «se invece volete partecipare alle Olimpiadi, allora, tutto cambia: bisogna allenarsi almeno 12 volte, almeno 6 giorni la settimana e sperare che non ci siano intoppi e problemi fisici (infortuni). Se invece sei alto meno di un metro e 80 centimetri, sei bianco e non hai una pista allora devi allenarti 360 giorni l’anno per oltre venti anni. Ma solo Pietro Mennea può vincere un oro olimpico e fare il record del mondo». Insomma «soffri ma sogni la fatica non è mai sprecata» come diceva la Freccia del Sud. E la stessa cosa vale per la corsa.