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Tesori di Canosa, la mostra allestita in Prefettura a Barletta VD

 
Redazione online

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La Prefettura di Barletta

Frammenti del passato, fino al prossimo 12 giugno. E' inserita nel calendario di appuntamenti previsti per festeggiare i 30 anni della fondazione archeologica canosina (Fac)

Sabato 03 Giugno 2023, 15:49

16:25

BARLETTA - Sarà visitabile fino al prossimo 12 giugno la mostra allestita in prefettura a Barletta, intitolata Frammenti del passato: il tesoro di Canosa, inserita nel calendario di appuntamenti previsti per festeggiare i 30 anni della fondazione archeologica canosina (Fac). In esposizione ci sono 23 vasi di provenienza funeraria databili tra il IV e il III secolo avanti cristo, e conservati nel museo civico archeologico di palazzo Iliceto di Canosa.

I reperti provengono da tombe aristocratiche, ricche di corredi appartenenti ai principi dauni che guidarono Canosa facendola diventare nel 318 a.c. alleata di Roma tanto che accolse i Romani anche dopo la disfatta nella vicina Canne nel 216 a.c. ad opera di Annibale.

I vasi sono stati selezionati dalla Soprintendenza «per il valore rappresentativo della straordinaria produzione ceramica di età ellenistica rinvenuta a Canosa di Puglia, oltre che per la qualità e l’indiscusso pregio che questi reperti evocano». Oltre alle ceramiche a decorazione policroma e plastica sono esposte ceramiche listate, considerate l’evoluzione della ceramica sub geometrica daunia, dorate e a figure rosse apula che confermano gli stretti rapporti con la civiltà magno greca. Non mancano le ceramiche di Gnathia, che testimoniano la varietà e originalità del repertorio decorativo della produzione degli artigiani canosini.
«Celebriamo trent'anni di impegno e dedizione orientati alla tutela della memoria del territorio», dichiara Sergio Fontana, presidente della Fac. «L'iniziativa consente di mostrare una piccola selezione dei tesori del patrimonio archeologico canosino e testimonia il lavoro sinergico avviato da mesi con la fondazione e gli enti territoriali con i quali sono ormai in corso numerose attività di tutela e valorizzazione», aggiunge la soprintendente Anita Guarnieri.

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