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Da Barletta ad Amburgo la storia di Rino, biersommelier con un sogno spumeggiante

 
Giuseppe Dimiccoli

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Giuseppe Dimiccoli

Da Barletta ad Amburgo la storia Rino, biersommelier con un sogno spumeggiante

Diploma al liceo Casardi nella città della Disfida e poi studi di «Beer Sommelier» alla storica accademia «Doemens» di Monaco di Baviera 

Giovedì 18 Maggio 2023, 12:18

BARLETTA - La sua firma? «Biersommelier & Beer Lover». Bisogna partire da questo per comprendere chi è Ruggero Daleno detto Rino. Questo volenteroso 30enne barlettano purosangue, studi al liceo classico Casardi, appassionato del Barletta calcio quanto della birra, ama centrare i suoi obiettivi. Anche per questo è volato in Germania ad Amburgo.

La scintilla per questa professione, non molto nota in Italia ma di primo piano in Germania, è scoccata dopo aver sentito innanzi ad una birra il racconto di Michele - uno dei suoi migliori amici - che sognava di conseguire il diploma lavorare nel settore e aprire un suo beer shop online. «Così cominciai ad informarmi, teoricamente e praticamente, sull’esistenza di vari stili di birra, di varie nazionalità e ognuna con ingredienti diversi rimanendo assolutamente affascinato da un mondo così grande», racconta con semplicità Rino.

E poi: «Inizialmente ho frequentato un corso a Bari presso Fermento Birra dove ho imparato le basi e cominciato ad assaggiare le prime birre con un’analisi e un approccio più approfonditi. Dopodiché, mi sono diplomato come Beer Sommelier presso l'accademia tedesca «Doemens" di Monaco di Baviera». 

Precisa: «Il diploma da "Sommelier di Birra" consiste nella conoscenza dei vari stili di birra esistenti,  dei suoi ingredienti e della loro storia, valutazione e analisi sensoriali di queste, processo della produzione di birra, abbinamento cibo-birra e valutazione alla cieca». E scusate se è poco. Rino, a chi desiderasse intraprendere un percorso simile, suggerisce: «È indispensabile avere un’impostazione didattica non indifferente e un titolo che ti permette di trovare sbocchi di lavoro importanti. Per i professionisti avanzati potrebbe rivelarsi un ripasso più approfondito, comunque con nuove nozioni da scoprire e un titolo importante». 

Ma come si svolge una giornata tipica di studio e lavoro? Con disinvoltura afferma: «Lo studio consiste nell’assaggiare nuove birre e quindi dare una valutazione ad esse e saper riconoscere cosa i birrai ci hanno voluto trasmettere con quella birra.  Personalmente, per esempio, tendo ad assaggiare una nuova birra ogni tre giorni. Una birra al giorno è fortemente consigliata dall'Accademia per via delle innumerevoli sostanze nutritive presenti nel malto, nei lieviti e nei luppoli. Possibilmente birre con poche calorie.  Il lavoro, invece, consiste nel saper consigliare al cliente ciò che sta cercando nonché l’applicazione dello studio fatto in precedenza. Quindi andrò a riconoscere i gusti del cliente in base alle sue richieste, alle sue perplessità o, spesso, alle sue smorfie».

La conclusione: «Progetti futuri sono tanti. Sicuramente tra pochi mesi comincerò ad organizzare un gioco di degustazioni di vario tipo nei locali di Amburgo, dove attualmente vivo.  Inoltre, sono in fase di studio e avviamento per una nuova attività nella città anseatica nel campo delle birre artigianali abbinate a stuzzicheria all’italiana. Quindi, investitori privati, fatevi avanti - sorride -. Nel frattempo, ci si può iscrivere al mio blog "Rinosbeerlife.wordpress.com" oppure seguire i canali Instagram e Facebook "Rino's Beer Life"».

Il credo di Rino? Perfettamente in linea con quello di Homer Simpson, dall’omonimo cartone, «Tutti noi abbiamo bisogno di credere in qualcosa: io credo che tra poco mi farò una birra». In ultimo, ma non per ultimo, un consiglio del cronista: leggete il libro: «Storia dell’Europa in 24 pinte. Dieci secoli di birra».

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