BARLETTA - È attendibile la bambina che ha raccontato di aver subito molestie sessuali da parte dello zio, un 69enne che per questa vicenda da gennaio scorso si trova agli arresti domiciliari.
Lo ha stabilito nei giorni scorsi la psicoterapeuta forense Lia Parente, nominata dal gip Marina Chiddo nell’ambito dell’incidente probatorio chiesto e ottenuto dal pm Francesca Valerio per cristallizzate il quadro probatorio emerso nei confronti dell’indagato.
Contro l’uomo – che risponde del reato di violenza sessuale aggravata e continuata - ci sono sostanzialmente le dichiarazioni della presunta vittima. L’inchiesta della procura racconta di attenzioni particolari nei confronti della piccola da parte dell’anziano zio, con il quale spesso si trovava. L’uomo, solo e senza figli, pare che spesso e volentieri fosse solito aiutare economicamente la famiglia della bambina.
Secondo gli inquirenti, invece, regali e vacanze sarebbero stati il pretesto per avvicinare ancora di più la piccola.
I presunti abusi sarebbero stati commessi a volte di notte, quando la bambina si fermava a dormire in casa della nonna, oppure durante le vacanze trascorse in famiglia insieme allo zio.
L’inchiesta è stata avviata in seguito alla segnalazione della madre della minore: la donna avrebbe trovato fra i fogli della bambina una lettera, indirizzata a lei, in cui faceva riferimento ad un segreto. La minore è stata sentita il 13 febbraio scorso nel corso di un incidente probatorio, necessario per cristallizzare le sue dichiarazioni in vista di un eventuale processo: davanti al giudice per ed alla psicologa avrebbe confermato i presunti abusi.
A pesare contro l’indagato anche la consulenza medica, che ha accertato come la piccola non fosse vergine.
Ora si attende che il pm Valerio chiuda le indagini. L’uomo è difeso dall’avvocato Maurizio Altomare.