TRANI - È stato trovato e sequestrato dai carabinieri il coltello da cucina con cui è stata uccisa ieri sera a Trani la 44enne Teresa di Tondo, trovata morta nella villa in cui viveva con Massimo Petrelli, 52 anni, trovato impiccato in giardino. Gli investigatori ipotizzano si tratti di un omicidio-suicidio. L’arma è stata ritrovata in casa.
Continuano comunque i rilievi dei carabinieri nella villa in cui sono stati trovati morti ieri sera Teresa di Tondo e Massimo Petrelli e l’assenza di segni di effrazione spinge gli investigatori ad avvalorale l’ipotesi di omicidio-suicidio. L'uomo era impiccato a un albero in giardino mentre la donna era in casa con il corpo ferito da un’arma da taglio che non sarebbe stata ancora ritrovata. A fare luce sull'accaduto sarà l'autopsia: l’incarico potrebbe essere conferito già domani.
La villa, che è stata posta sotto sequestro, si trova in campagna ma non è isolata e accanto c'è un’altra abitazione. Persone vicine alla coppia, familiari e conoscenti vengono ascoltati dagli investigatori per ricostruire le ultime ore di vita dei due. Teresa di Tondo era una educatrice, lavorava nel sociale con una cooperativa e studiava Scienze dalla formazione. Petrelli lavorava nel settore della lavorazione marmi.
«Tutta la nostra comunità oggi è sconvolta da una tragedia incomprensibile». Così il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, in un post sui suoi social commenta quanto accaduto ieri in città, dove una donna, Teresa Di Tondo, 44 anni, è stata trovata colpita a morte con dei fendenti all’interno della sua abitazione, una villa alla periferia della città; mentre il suo convivente, Massimo Petrelli di 52 anni, era impiccato a un albero in giardino.
«Negli ultimi anni - scrive il primo cittadino - attraverso le attività sviluppate come Ambito territoriale ed in particolare con il nostro centro antiviolenza, avevamo alzato la soglia di attenzione sul fenomeno della violenza di genere a fronte di una fragilità sociale sempre più dilagante». "Evidentemente non basta ancora e ne paghiamo pesantemente le conseguenze», conclude.
I FATTI IERI SERA
Tragedia in una villetta di campagna a Trani: si tratterebbe di un omicidio/suicidio avvenuto all'interno di una abitazione rurale nella strada vicinale San Luca, nei pressi della contrada Duchessa d'Andria, dove un uomo avrebbe ucciso la moglie a coltellate, togliendosi poi la vita. Al momento la zona è stata completamente interdetta ed è presidiata dai Carabinieri, che si occupano dell'indagine. Sentiti sia i familiari che gli amici della coppia per ricostruire la dinamica del delitto.
La vittima, Teresa Di Tondo, 44 anni, è stata colpita da diversi fendenti di arma da taglio, lui, Massimo Petrelli, di 52 anni, si è impiccato nel giardino della villa nella periferia di Trani. Non è chiaro cosa sia accaduto e quali siano state le cause a innescare la lite tra i due. Non si sa neanche chi sia stato a dare l'allarme: voci dicono possa trattarsi di una ragazza che doveva raggiungere la donna e non l'ha più sentita, oppure la figlia della coppia, che al momento della tragedia non era in casa. I militari hanno effettuato un lungo sopralluogo nell'abitazione e nella parte esterna, anche alla ricerca sia dell'arma del delitto che di altri indizi utili alle indagini.
DOMANI SERA UNA FIACCOLATA PER LE VIE DELLA CITTA'
Promossa da centro antiviolenza, Comune e dirigenti scolastici, domani sera a Trani si terrà una fiaccolata per le vie della città dopo l’omicidio della 44enne Teresa di Tondo, uccisa con un coltello da cucina dal suo compagno 52enne, Massimo Petrelli, che poi si è impiccato nel giardino della villa in cui vivevano. La fiaccolata è organizzata dal Centro antiviolenza "Save" in collaborazione con il Comune. Partirà alle ore 17.30 da palazzo di città, in via Edoardo Fusco e percorrerà corso Imbriani, via Istria, piazza Sant'Annibale Maria di Francia, via Perrone Capano, via Ragazzi del 99, corso Manzoni, piazza Dante. Qui alle 18,30 è previsto un momento di riflessione a cura di dirigenti scolastici del territorio. La fiaccolata poi proseguirà in corso Italia, corso Vittorio Emanuele, corso Cavour, piazza Plebiscito, fino alla panchina rossa, simbolo di lotta alla violenza sulle donne, dove sono in programma ulteriori interventi da parte delle autorità e dei rappresentanti istituzionali.