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Cinema
01 Agosto 2019
In fondo la città dei sogni è come un pugno di sabbia: ci sfugge, quando pensiamo di averla conquistata. Proprio come accade a Giovanni e ad Ernesto, protagonisti della «Citta dei Sogni», cortometraggio opera prima di Paola Bernardini, 26 anni, barlettana cosmopolita, premiata nel 2016 con il «New York Women in Film and Television» insieme a Yana Karin (per la fotografia) e a Jared Simon (per l’editing).
Giovanni ed Ernesto devono fuggire dalla loro madre. Si imbarcano in un'avventura attraverso la campagna italiana con il sogno di una nuova vita. Quando la realtà della situazione comincia a prendere piede, la mitica «Città dei Sogni» comincia inesorabilmente a sgretolarsi. Come la sabbia di cui sopra, insomma.
Al contrario, per la giovane regista, «Città dei sogni» è stato il cortometraggio della rivelazione. Scuola negli Stati Uniti, ma anche in Svizzera, Giappone e naturalmente Italia (seguendo gli spostamenti del papà Antonio, attualmente ambasciatore in Brasile), Bernardini ha frequentato la School of Visual Arts nella Grande Mela, assecondando la vocazione verso il set. «Più dietro la cinepresa che davanti, come invece a un certo punto mi era capitato di sognare», sottolinea.
E a dirigere il set di trova davvero a proprio agio. Grazie a quel corto-tesi di laurea, girato nella Puglia natìa, per la precisione nelle campagne di Monopoli, dove è stata in vacanza negli ultimi giorni, è stata premiata anche al Dusty’s Film & Animation Festival, al Queens World Film Festival - Best Cinematography e al William C. Arkell Memorial Award.
Più recentemente si è cimentata in «Solitaire» (https://www.solitairethefilm.com/), corto metraggio, del genere dark comedy, girato nell’ambasciata Italiana in Brasile. «Il corto - afferma Bernardini - ha rappresentato davvero qualcosa di particolarmente speciale, perché creato senza troupe e senza preparazione. Una sfida per Wayland Bell e me, che unici interpreti e artefici dell’opera».
Presentata al Cascadia International Women’s Film Festival 2019, al Manhattan Film Festival 2019, al Soho International Film Festival 2019, all’Horror/Thriller/Suspense Festival 2019 e al NCCC Film & Animation Festival 2019, «Solitaire» ha ricevuto il premio come migliore commedia (NCCC Film & Animation Festival) migliore corto di commedia dark (Manhattan Film Festival 2019).
«I riconoscimenti - afferma la giovane regista - costituiscono un incentivo formidabile per esplorare nuove ed efficaci forme espressive. Quando avevo 6 anni, sono rimasta affascinata dal cartone animato “Casper”: incredibilmente i personaggi di un quadro all’improvviso cominciavano a muoversi. Credo che la mia vocazione per il cinema sia nata allora, irrobustita poi negli anni dalla visione di grandi capolavori italiani come “Ladri di biciclette” o “Nuovo cinema Paradiso” o dai classici americani come “Stand by me”. Ora vivo e lavoro a New York, ma sto meditando di tornare presto in Puglia. Stavolta per girare un lungometraggio. Intanto, mi sto avvenurando nel mondo della pubblicità, una scoperta quotidiana».
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