Droga, condanne definitive per sette trafficanti di Andria
NEWS DALLA SEZIONE
i più visti della sezione
NEWS DALLE PROVINCE
Potenza, responsabile piscina Montereale positivo al Covid: chiude struttura
Ostuni, distrugge i mobili di casa e minaccia di morte madre e moglie: arrestato 45enne violento
i più letti
Giustizia svenduta
Redazione online
04 Maggio 2019
La sede del tribunale di Lecce
Il gip del Tribunale di Lecce Giovanni Gallo ha accolto la richiesta di incidente probatorio avanzata dalla Procura di Lecce per cristallizzare le dichiarazioni rese in undici diversi interrogatori, fino al marzo scorso, dagli indagati Antonio Savasta, ex pm di Trani attualmente agli arresti domiciliari, Vincenzo Di Chiaro, poliziotto attualmente in carcere, e dall’imprenditore Flavio D’Introno. L’inchiesta è quella su presunte tangenti pagate in cambio di procedimenti penali favorevoli che nel gennaio scorso ha portato all’arresto dei magistrati pugliesi Savasta e Michele Nardi (tuttora in carcere), e dell’ispettore Di Chiaro. Il gip ha fissato per il prossimo 13 maggio l’inizio della prima udienza presso il Palazzo di giustizia di Lecce.
Al momento dell’arresto Savasta e Nardi erano in servizio al Tribunale di Roma. In seguito alle rivelazioni scaturite dagli interrogatori di Savasta, D’Introno e Di Chiaro, la Procura ha inviato avvisi di garanzia ad altre quattro persone. Si tratta del magistrato Luigi Scimè, ex pm a Trani ed ora in servizio a Salerno, l’avvocato Giacomo Ragno, Savino Zagaria, cognato di Savasta, e Martino Marancia.
Le nuove imputazioni formulate a carico degli indagati riguardano presunti episodi di corruzione, concussione, falso, calunnia, millantato credito ed estorsione. La posizione di altre otto persone, inizialmente presenti nell’elenco degli indagati al momento della notifica dell’ordinanza di arresto, è stata stralciata e nei loro confronti la Procura procede separatamente.
LE RUBRICHE
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su