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Barletta, cementeria Buzzi: processo verso l'assoluzione

 
ANTONELLO NORSCIA

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ANTONELLO NORSCIA

Barletta, cementeria Buzzi: processo verso l'assoluzione

La cementeria Buzzi

La pubblica accusa ha chiesto l'assoluzione degli 8 imputati dai reati di danno ambientale

Venerdì 15 Giugno 2018, 11:12

TRANI - Tutto porta ad ipotizzare che la sentenza sarà d’assoluzione. Ora che anche la pubblica accusa ha chiesto, anzi ribadito, di scagionare dalle rispettive contestazioni gli 8 imputati nel giudizio abbreviato per i presunti illeciti sul funzionamento della Cementeria Buzzi Unicem di Barletta. Un assist per le difese degli imputati che da sempre respingono gli addebiti. In pratica, nell’ultima udienza davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Trani Raffaele Morelli pubblico ministero (Simona Merra) e le difese hanno chiesto la stessa cosa: l’assoluzione di tutti gli imputati.

Un altro segnale è venuto dall’assenza del Comitato Operazione Aria Pulita Bat, che già negli scorsi mesi aveva rinunciato alla costituzione di parte civile per il presunto disastro ambientale. L’avvocato Michele Cianci ritenne troppo debole l’impianto accusatorio imbastito dalla Procura della Repubblica di Trani, che, peraltro, in passato aveva già chiesto il non luogo a procedere, disatteso però dall’ex gup tranese Francesco Messina.

Certamente il gup Morelli non è vincolato alle richieste, seppure concordi, delle parti; ma è comunque evidente che per gli imputati la prospettiva volge all’ottimismo.

Hanno, invece, continuato a presenziare le parti civili “pubbliche”: Comune di Barletta, Provincia, Regione.
La sentenza del gup Morelli è attesa per il 18 settembre, dopo le formali controrepliche delle parti. Che alla luce di quanto accaduto nell’ultima udienza non avranno più nulla da dirsi.

Sempre a settembre sono previste le ultime battute del dibattimento a carico degli altri 9 imputati che non hanno optato per il rito abbreviato.

I due tronconi processuali hanno la stessa matrice: le indagini imbastite dall’ex pm tranese Antonio Savasta.
Complessivamente considerati i due tronconi vedono coinvolti i legali rappresentanti di alcune società (tra cui la Buzzi Unicem Spa, più semplicemente nota come la Cementeria), membri del Comitato Tecnico Provinciale Bat, dirigenti della Regione Puglia e dipendenti dell’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione dell’Ambiente (A.R.P.A.-Puglia).

Le ipotesi di reato contestate, a vario titolo e a seconda delle presunte rispettive responsabilità, sono: delitto colposo di danno, delitti colposi contro l’ambiente, falso ideologico, abuso d’ufficio, e violazione della normativa in tema ambientale (D. Lgs. n.152/2006). I fatti contestati vanno dal 18 febbraio 2012 ai giorni nostri.

C’è chi, come gli amministratori della società, che ha preferito la via del dibattimento per dar ampio sfogo alle proprie difese e c’è chi, come ad esempio i tecnici dell’Arpa Puglia, cioè i controllori, che ha chiesto di esser giudicato con rito abbreviato, cioè allo stato degli atti.

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