Sabato 06 Settembre 2025 | 02:52

Direttori generali della Regione Basilicata, le nomine nell’occhio del ciclone

 
ANTONELLA INCISO

Reporter:

ANTONELLA INCISO

Regione Basilicata  problemi per gli stipendi

Presentati un ricorso al Tar e un esposto alla Corte dei Conti. Nel ricorso al Tar ad essere contestate sono presunte illegittimità nell’iter e nelle scelte fatte

Mercoledì 23 Ottobre 2024, 14:12

Sarà la magistratura amministrativa e contabile a decidere il destino dei direttori generali della Regione Basilicata nominati nello scorso mese di agosto. Un ricorso al Tribunale amministrativo regionale della Basilicata per l’annullamento e la sospensiva degli incarichi è stato, infatti, depositato dalla segreteria regionale della Federazione dei dirigenti e da sei dirigenti dello stesso ente, mentre la Cgil funzione pubblica di Potenza ha presentato sulle nomine un esposto alla Corte dei Conti (integrandolo in questi giorni con un esposto specifico sulla proroga di due anni, nonostante i raggiunti limiti di età, del dg Morvillo).

In particolare, nel ricorso al Tar ad essere contestate sono presunte illegittimità nell’iter e nelle scelte che sono state fatte, per alcune delle quali «i precedenti incarichi (degli attuali dg, ndr)» hanno avuto «rilievi da parte della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti nell’ambito dei giudizi di parifica».

«I ricorrenti hanno agito in giudizio non già per la tutela di un interesse finale al conferimento dell’incarico dirigenziale, ma per far valere la loro pretesa a partecipare ad una procedura comparativa finalizzata all’accertamento delle loro qualità e competenze professionali – viene evidenziato nel ricorso depositato alla cancelleria dei giudici amministrativi - procedura dalla quale sono stati illegittimamente pretermessi, avendo la Giunta regionale deciso di affidarli a soggetti esterni scelti cum fiducia».

Secondo quanto viene evidenziato nelle 45 pagine del ricorso contro la Regione Basilicata, la Giunta regionale ed i sei direttori generali (Antonio Altomonte, Antonio Bernardo, Michele Busciolano, Alfredo Morvillo, Vittorio Restaino e Domenico Tripaldi) le deliberazioni fatte «sono gravemente lesive degli interessi dei ricorrenti i quali, pur avendo partecipato alla procedura, ne sono stati del tutto pretermessi, vedendosi preferiti, senza alcuna valida giustificazione, soggetti esterni, ai quali sono stati conferiti incarichi dirigenziali cum fiducia dalla Giunta regionale, pur non avendo mai superato alcun concorso pubblico per l’accesso alla qualifica dirigenziale».

Una scelta sulla fiducia secondo l’esposto «lesiva degli interessi collettivi poiché la scelta di conferire tutti gli incarichi di direzione generale a soggetti esterni pregiudica in maniera irreversibile il principio per cui la copertura delle posizioni dirigenziali deve avvenire prioritariamente senza che la regola costituzionale del concorso pubblico possa essere elusa sottoponendo quelle posizioni dirigenziali a forme surrettizie di spoil system». Insomma, nomine fiduciarie su cui ora dovranno pronunciarsi i giudici contabili ed amministrativi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)