Settimana rovente in Basilicata con importante stress test per il sistema di pronto intervento antincendio coordinato dalla Protezione Civile regionale. Da mercoledì scorso, uomini e mezzi – tra gli altri 96 squadre di volontari, supportanti anche da unità nazionali - sono stati dislocati in almeno 12 comuni tra potentino e materano per affrontare incendi che hanno devastato centinaia di ettari di territorio. A complicare le operazioni di spegnimento e bonifica soprattutto le alte temperature. Nonostante l’arrivo della notte, il fronte di molti roghi ha lambito aree abitate richiedendo massimo impegno.
Mentre la mappa degli eventi viene aggiornata di continuo, le criticità maggiori degli ultimi giorni si sono registrate tra giovedì e sabato, in appena 48 ore, con gestione complessiva di oltre 50 incendi, dei quali 42 già domati. Negli occhi e nelle voci di residenti e turisti, paura vissuta ad Accettura e intorno al Monte Vulture, ed ancora a Filiano, Palazzo San Gervasio, Senise e Vaglio Basilicata.
Nel Parco di Gallipoli Cognato le fiamme hanno interessato le contrade Ferrara, Fossa dell’Olmo e Valle Fico, dove i carabinieri hanno evacuato 5 nuclei familiari per complessive 13 persone ed anche animali da pascolo messi in pericolo nelle postazioni situate all’interno di aziende zootecniche. Davvero complicato l’intervento, tale da richiedere l’arrivo di un supporto alle squadre di vigili del fuoco di Matera, provenienti da Perugia e Cosenza. Dall’alto, fondamentali i lanci d’acqua effettuati con tre interventi dell’elicottero regionale Bas01, in aggiunta il supporto aereo mediante due canadair della flotta nazionale. Nell’Alto Bradano c’è stata apprensione a Venosa in contrada Lapilloso e nei pressi di una azienda agricola in contrada Scaccia Bellaveduta.
A Rionero e Barile, invece, i roghi ed il fumo sono avanzati rapidamente dalle pendici montuose a valenza naturalistica fino al bosco che circonda i centri ed a coinvolgere zone densamente abitate con presenza di attività economiche. Interi appezzamenti di terra hanno subito danni, in particolare vigneti di aglianico, carbonizzati o comunque seriamente compromessi. Tanta la rabbia degli amministratori locali. A lavoro il distaccamento dei vigili del fuoco di Melfi, associazioni di volontariato federiciane, rioneresi e di Rapone, oltre al consorzio di bonifica. Necessario l’intervento del Canadair Drago 120, il quale ha operato per circa due ore con nove lanci d’acqua.
Dalla sede operativa della Protezione Civile, dove il responsabile Giovanni Di Bello e tutti funzionari lavorano h24, la conferma che i rifornimenti dalle sei grandi dighe lucane avvengono regolarmente, seppur in condizioni difficili a causa dei bassi livelli idrici. Nel lungo periodo c’è preoccupazione per la mancanza di piogge. Infine, si moltiplicano gli appelli a segnalare prontamente gli incendi, evitare comportamenti avventati come l’abbandono di cicche di sigarette. Dito puntato sui piromani, veri e propri criminali da perseguire.