DANIELA D'AMBROSIO
Novantamila euro della Regione, destinati al commercio barese, tornano al mittente per problemi di documentazione.
Con una bella lettera datata 18 gennaio e trasmessa in posta elettronica certificata, gli uffici regionali comunicano al gabinetto del sindaco, oltre che a Confcommercio e Confesercenti, firmatarie dell'accordo di distretto, che il progetto presentato dal Comune, candidato al bando «per avvio attività di costituzione e promozione dei distretti urbani del commercio», risultato ammissibile appunto per l'importo di novantamila euro, si è arenato.
Nella stessa nota in cui la Regione comunicava l'ammissibilità, trasmessa il 23 novembre scorso, veniva specificato che l'assegnazione sarebbe andata avanti qualora il Comune avesse provveduto a trasmettere entro trenta giorni i provvedimenti comunali di costituzione dell'Organismo autonomo di gestione.
Questa comunicazione non è mai arrivata: «Non essendo pervenuta nei termini la documentazione richiesta - scrivono dal dipartimento regionale Sviluppo economico, innovazione, istruzione, formazione e lavoro - l’ufficio ha provveduto allo scorrimento della graduatoria».
«Ciò non esclude - spiega ancora la missiva - che il progetto possa essere reinserito nell’elenco cronologico non appena verranno presentati gli atti richiesti, tenendo conto delle risorse disponibili».
Nell’elenco regionale di riepilogo delle istanze sono presenti 75 Comuni, 35 con partecipazione singola e altri 40, più piccoli, raggruppati in distretti territoriali. Ammessi al finanziamento 74, con somme variabili, comunque comprese fra i 50 e i 90mila euro, singolarmente o in gruppo. Fuori solo Bari con i suoi 90mila euro nella colonna «da riassegnare». Istanza del novembre 2017, importo richiesto 111.500, ammissibile 90mila. Poi la scritta: «attenzione, non ha risposto entro i 30 giorni, budget da riassegnare/ riammettere su stanziamento 2018».
Un’occasione persa per la mancata costituzione dell’organismo di gestione, da sottoporre all’approvazione dal consiglio comunale.
«Nel bilancio di previsione la Regione ha stanziato altri 3 milioni di euro - commenta Benny Campobasso, presidente regionale Confesercenti, una delle associazioni firmatarie - ma sono destinati al funzionamento e non alla costituzione dei distretti urbani del commercio. A questo punto Bari potrebbe rischiare di non attingere nemmeno ai fondi della seconda tranche».
«Bari è città metropolitana, capoluogo di regione e la città che conta il maggior numero di esercizi commerciali - aggiunge - è il fulcro riconosciuto del commercio regionale: l’auspicio è che si attivi, che non siano perse ulteriori fonti di finanziamento destinate appunto a sostenere queste attività».
«Come presidente di associazione di categoria - incalza Campobasso - non posso che essere soddisfatto per la situazione regionale, visto che questi fondi, come gli stessi distretti urbani, sono un sostegno/elemento fondamentale per il rilancio del settore. Vedere che Bari, che è una piazza importante e significativa, che è capofila, si sia persa per strada, non si sa se per distrazione o per motivi tecnico politici, è un grande dispiacere».
«Non parliamo certo di cifre che rivoluzioneranno il mondo del commercio - conclude il presidente Confesercenti - ma sono comunque somme che avrebbero potuto avviare un percorso di collaborazione su iniziative ed eventi pubblico-privati e che, almeno per il momento, Bari ha perso».