BARI - In quattordici giorni sono state superate le 53 tonnellate di rifiuti raccolti con il porta a porta per le 132 utenze non domestiche di corso Vittorio Emanuele e nella zona del quartiere Umbertino. Sono i primi dati relativi al nuovo sistema di raccolta, introdotto il 1 agosto, con riferimento al quale l’amministrazione comunale continua il confronto con gli esercenti per raccogliere riscontri nella fase di start up e apportare ulteriori migliorie al servizio.
I dati - Nello specifico, i 53.980 chili raccolti comprendono 25.820 kg di organico, 18.480 kg di vetro, 5.420 kg di plastica, 680 kg di carta e 3.580 kg di rifiuti indifferenziati. Un ulteriore dato riguarda l’adesione al nuovo sistema di raccolta, passata in appena due settimane dal 50% a oltre il 75% delle attività servite. Gli esercenti devono conferire i propri rifiuti in una fascia oraria che va dalle 21 alle 3 del giorno precedente al passaggio di raccolta.
«Una battaglia ambientale» - «I numeri che stiamo raccogliendo, insieme alle immagini di cassonetti stradali vuoti che ci arrivano dalle aree con le utenze interessate, indicano che stiamo andando nella direzione giusta - sottolinea l’assessora al Clima, all’Ambiente e alla Transizione ecologica, Elda Perlino -. Balza all’occhio, in particolare, il dato sulla frazione organica, che rappresenta la metà del quantitativo complessivo dei rifiuti raccolti. Differenziare con cura e responsabilità i rifiuti costituisce il contributo concreto che ciascuno di noi può dare alla tutela dell’ambiente: imprese e cittadini sono chiamati oggi ad abbattere la produzione degli scarti, limitare i conferimenti in discarica, differenziare e recuperare, nel segno dello sviluppo di un nuovo modello di economia circolare. Quella del porta a porta non è solo una questione di decoro urbano e pulizia: è innanzitutto una battaglia ambientale alla nostra portata. Una battaglia che mira, soprattutto, a migliorare la qualità dell’ambiente in chiave sanitaria: non dimentichiamo che tutto ciò che non portiamo in discarica, contribuisce a non inquinare il terreno, l’acqua, le falde, matrici del nostro benessere anche alimentare. Ecco perché, in costante dialogo con gli operatori, punteremo a migliorare sempre più il servizio e ad estenderlo alle zone di Bari vecchia non ancora interessate dalla novità, in cui si registrano purtroppo, ogni giorno, immagini indegne di abbandoni all’esterno dei cassonetti».
I furbetti del sacchetto - Grazie alla segnalazione di un cittadino e alle immagini registrate dalle telecamere, è stato individuato e sanzionato un uomo che, in pieno giorno, ha abbandonato rifiuti edili speciali in un cassonetto dell’indifferenziata, «rischiando di compromettere l’intero ciclo di raccolta» evidenzia l’assessore alla Polizia locale e Vivibilità urbana Carla Palone. «Dal 9 agosto - fa sapere Palone - possiamo utilizzare le decine di telecamere in città, anche da remoto, per fare multe» e «contrastare chi deturpa la città». «A chi non ama questa città dico chiaramente: - conclude l’assessora - noi siamo dalla parte dei baresi per bene, e useremo ogni mezzo a nostra disposizione per contrastare l’inciviltà».