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Bari, Magalini fa il punto e vota la fiducia

 
pierpaolo paterno

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pierpaolo paterno

Bari, Magalini fa il punto e vota la fiducia

«Sta nascendo un bel Bari, dateci un po’ di tempo»

Venerdì 25 Luglio 2025, 15:17

A ventiquattro giorni dall’apertura ufficiale della sessione estiva di calciomercato, il Bari si ritrova nel pieno di una fase cruciale per la costruzione della rosa che affronterà la prossima stagione. Nove volti nuovi, una dozzina di partenze e un’identità ancora in via di definizione. È questo il bilancio provvisorio di un’estate intensa, che vede il club biancorosso muoversi con decisione ma anche con la consapevolezza che il lavoro non sia affatto terminato.

A fare il punto della situazione è il direttore sportivo Giuseppe Magalini, intervenuto ieri sera ai microfoni di Radio Bari, la radio ufficiale del club: «Abbiamo lavorato in maniera importante sin da subito, avendo le idee chiare insieme all’allenatore e inserendo giocatori di valore nello scacchiere. Quando cambi tanto, ci sono situazioni da migliorare. Ci vuole tempo».

Un’analisi a tutto campo, che non si limita ad elencare le operazioni concluse, ma che guarda con lucidità alle esigenze ancora da colmare, per consegnare a Fabio Caserta una squadra competitiva, equilibrata e coerente con le sue idee di gioco. Il fresco addio di Medhi Dorval, approdato al Rubin Kazan (contratto quadriennale a 500mila euro a stagione), rappresenta uno snodo fondamentale nella narrazione di questo mercato. I quasi tre milioni incassati dall’operazione rappresentano una boccata d’ossigeno per le casse societarie e, al tempo stesso, una leva per sbloccare nuovi innesti in grado di alzare il livello qualitativo della rosa. L’area tecnica è ora chiamata a individuare un esterno offensivo capace di garantire copertura in fase difensiva, proprio come faceva Dorval, e un’alternativa sulla corsia destra, dove uno tra Manzari e Pereiro potrebbe presto fare le valigie. Ma non finisce qui. Il reparto arretrato attende sviluppi legati alla posizione di Vicari, mentre resta aperta la caccia ad un centrale esperto, una mezzala di inserimento e forse anche ad un centrocampista d’ordine che possa affiancare o alternarsi a Benali e Verreth. Anche l’attacco, infine, potrebbe essere oggetto di ritocchi, con l’obiettivo di aumentare il peso specifico del reparto offensivo: «La tempistica per il trasferimento internazionale di Dorval sarà dettata da tanti fattori. Per il mercato, la società non ha comunque atteso la sua cessione per avviare le operazioni. Avevano già prima un’idea di base e un budget da cui partire. Oggi, viene facile dire che dovremmo intervenire subito nel ruolo di Dorval. Il terzino sinistro dovrà saper offendere e difendere. Cerchiamo un giocatore che sappia proporsi in maniera costruttiva, visto che con Caserta si cambia gioco facilmente. Ce ne sono sei sul taccuino. Anche in mezzo al campo siamo orfani, soprattutto se Caserta intende giocare con un centrocampo a tre. Pure dietro e in attacco qualcosa andrà ritoccato. Mi piace la carica del mister».

In questo contesto dinamico e in continua evoluzione, le parole di Magalini assumono un peso specifico importante. Il dirigente biancorosso, con la sua consueta chiarezza, offre una lettura approfondita delle scelte fatte e delle prossime mosse in agenda. Un momento di trasparenza e confronto che i tifosi attendevano con impazienza: «L’importante è che tutti i ruoli andranno coperti. Anche per usare più moduli. Si va avanti giorno dopo giorno, in un mercato lunghissimo. Aspettare è funzionale non per risparmiare soldi ma per capire bene dove intervenire. Siamo attenti e vigili su situazioni importanti e delicate».

Una rosa da ricostruire con risorse economiche tutto sommato calmierate. Magalini spiega la necessità di aver azzerato molte delle scelte dello scorso anno: «Qualcuno in prestito l’avremmo anche tenuto, ma eravamo impossibilitati a riscattarli. Cito Radunovic su tutti. Per alcuni profili storici, abbiamo voluto cambiare un percorso. Tutto può avere un nuovo inizio. L’anno scorso, per esempio, appena arrivai fu lo stesso Maita a chiedermi di andare via. Nessuno deve rimanere se non ritiene di essere più idoneo alla causa. Né nessuno è stato messo alla porta. Questo sia chiaro». Un occhio di riguardo anche sui giovani: «Kassama lo conosco dalle giovanili dell’Inter. L’anno scorso ha esordito in C. Sono pronto a scommettere che potrà essere il nuovo Obaretin. Rao è uno dei più forti 2006 a livello nazionale. Un profilo di alto spessore. Il ritorno di Obaretin? Non saprei, ha molti corteggiatori. Sarei felice se tornasse. Bruzzaniti del Pineto? Un giovane interessante. Non funzionale al nostro progetto, per quanto ci piaccia. Lulic, D’Errico e Faggi non rientrano nei programmi».

Chiosa su Henderson e un messaggio ai tifosi: «Dipende da lui. Ci abbiamo provato col suo agente. Il ragazzo è stato gentile, dicendoci che declinava per scegliere possibilità di carriera più alte. Se tende la mano, noi ci siamo. Ai tifosi vogliamo trasmettere la fiducia del nostro lavoro per farli divertire il più possibile».

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