Sabato 06 Settembre 2025 | 21:33

Hopman Cup, l’Italia vola in finale: a Bari aria «mundial»

 
Antonello raimondo

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Antonello raimondo

Hopman Cup, l’Italia vola in finale: a Bari aria «mundial»

Lucia Bronzetti e Flavio Cobolli si sono imposti sulla Francia, che schierava Chloé Paquet e Richard Gasquet

Sabato 19 Luglio 2025, 09:01

11:01

Il pubblico pugliese non aspettava altro. Salutare le vittorie di un’Italia che, ormai, gioca tutte le competizioni con l’ambizione massima. Prima il successo contro la Croazia, ieri il bis che vale un posto nella finale della «Hopman Cup», oggi pomeriggio a partire dalle 17,15 sul campo centrale della struttura sorta alla Fiera del Levante. Anche contro la Francia non c’è bisogno di giocare il doppio. Fanno tutto Cobolli e Bronzetti in un’amosfera fantastica, la gente di Puglia rappresenta il classico spettacolo... nello spettacolo. Passione allo stato puro.

Flavio, fresco di top 20 mondiale (19 per la precisione), vince una partita divertente. Lui è bravo, bravissimo. Gioca ormai a tutto campo, il classico tennista moderno. Però Gasquet è un piacere per gli occhi. Praticamente un «ex» dopo l’addio sul centrale del Roland Garros. Ma capace di giocate pazzesche, non solo con il suo celebre rovescio a una mano. Soprattutto in un secondo set in cui il francese gioca alla pari e si procura addirittura una pericolosissima palla-break sul 4-4. Fucilate di rovescio e deliziose smorzate, è sempre un peccato il ritiro di un giocatore così. Ad applaudire ci sono anche Fabio Fognini (il pubblico gli ha regalato una standing ovation) e Flavia Pennetta, in Puglia per qualche giorno di vacanza dopo il ritiro dal tennis giocato del trentottenne ligure. L’Italia si conferma «regina». Aspettando il primo trionfo nella «Hopman Cup».

«Speriamo di poter regalare a questi tifosi un’altra bnella vittoria, siamo venuti qui per portare a casa il massimo e non certo per giocare un’esibizione», le parole di Cobolli a fine partita. «Mi sono emozionato perché davanti a me avevo una leggenda del tennis come Gasquet, un grandissimo anche oggi che ha deciso di mollare. E poi vedere Fognini è un’emozione immensa. È stato da sempre il mio idolo e se sono un tennista lo devo proprio a lui», le parole del numero 3 d’Italia.
Lucia Bronzetti sembra destinata a una vittoria senza patemi. Paquet era reduce dalla netta sconfitta contro Vekic (6-3, 6-3 il punteggio finale) e tutti davano l’italiana come la grande favorita del match. Partenza complicata, quasi un campanello d’allarme. La francese piazza subito il break (2-0) anche se, poi, Bronsetti è brava a ribaltare tutto salendo fino al 4-2. Discreta gestione sul finire del set, chiuso al decimo game, tutto sommato in pieno controllo. Una strada che sembra tracciata, Lucia sale fino al 5-3 e si costruisce due match-ball sul servizio dell’avversaria. Giocati malino, evidentemente. Come pessimo è il rendimento dell’azzurra quando va a servire per il match. Non c’è fluidità nel suo manovrare il gioco da fondo campo. E il numero degli errori resta altissimo. Nuova possibile svolta al tie-break, vantaggio di tre punti (5-2). Ma la luce si spegne ancora, clamorosamente. E allora ci si avventura nel set decisivo. Stesse incertezze, identico equilibrio. Bronzetti piazza l’ultimo affondo (10-8) e poi si lascia «abbracciare» da un pubblico che le regala un’enorme ovazione. Meritata, nonostante tutto.

A fine partita, Bronzetti non nasconde le difficoltà di una partita a tratti illeggibile: «Non ho giocato il mio miglior tennis, questo penso si sia visto. Troppi errori, soprattutto nei momenti chiave. Dopo aver fallito i match ball si è tutto fatto maledettamente più difficile. Il braccio tremava, ho sentito la tensione per una sfida a cui tenevo tantissimo. Sono stata brava, però, a restare aggrappata al match con le unghie. Ho saputo soffrire e al momento giusto sono riuscita a portare a casa il risultato. Felice anche per questo bellissimo pubblico pugliese».

L’ALTRA SFIDA Prima sconfitta per la Spagna, vittoriosa all’esordio contro la Grecia, ed esordio felice per il Canada che oggi può legittimamente ambire al pass per la finale di domani pomeriggio (si comincia alle 17,30 con il singolare femminile). Andreescu si è imposta facilmente a Bassols Ribera (6-0. 6-1 in meno di un’ora) mentre Auger Aliassime è riuscito ad avere la meglio sull’esperto e solido Bautista Agut, giovedì vittorioso contro Tsitsipas.

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