BARI - Il Tribunale della libertà di Bari, ha annullato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Vincenzo Chiumarulo, 41 anni e Roberto Ortalizio, 34, che secondo l’accusa sarebbero stati tra i principali artefici di un giro di spaccio smantellato dall’inchiesta della Procura di Trani che ha portato all'arresto di 14 persone, di età compresa tra i 20 e i 50 anni, tra cui vi sono anche tre donne. I giudici hanno accolto le ragioni esposte a sostegno dell’istanza di riesame dell’ avvocato Nicola Lerario, difensore dei due indagati che dopo l’udienza sono stati rimessi in libertà
Secondo la versione degli investigatori Chiumarulo e Ortalizio avrebbero partecipato a tessere le trame di una rete di contatti e trattative, anche via web, per la vendita di sostanze stupefacenti in cui la cocaina veniva chiamata con i nomi dei piatti della tradizione gastronomica italiana. Hashish e marijuana venivano poi consegnate in sella a bici elettriche. Un mercato dello spaccio 2.0 nella sua più recente e aggiornata versione, con piattaforme di messaggistica istantanea per pubblicizzare gli stupefacenti a disposizione dei clienti.
Sulla base dell’ordinanza firmata dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Trani, i carabinieri hanno eseguito gli arresti a Molfetta, Catanzaro, Siena, Brescia, Bisceglie e Bari.
Gli investigatori hanno messo a fuoco un periodo ben preciso in cui l’attività di smercio sarebbe stata particolarmente intensa, tra marzo 2023 e gennaio 2024, undici mesi durante i quali i carabinieri sarebbero riusciti a documentare decine di cessioni nella Molfetta dove si radunano le comitive, dove c’è un movimento intenso e frettoloso di persone che vanno e vengono: la stazione ferroviaria, il centro storico, la villa comunale e a ridosso di esercizi commerciali. Stando all’accusa l’attività avrebbe sviluppato volumi di vendita importanti e gli stupefacenti sarebbero stati messi in circolazione attraverso «una fitta e fiorente rete di spaccio».
I componenti dell’organizzazione raccoglievano ordinazioni anche da consumatori provenienti dai comuni limitrofi. Fiumi di sostanze stupefacenti ordinate via web, come già detto attraverso l’ausilio di applicazioni di messaggistica e consegnata in modo altrettanto puntuale in sella a bici elettriche.
Un blitz in grande stile (che ricorda le più note operazioni degli anni Novanta «Reset» e «Primavera») eseguito dai Carabinieri del Comando di Bari, coadiuvati da nucleo cinofili di Modugno, 6° nucleo elicotteri di Bari, squadrone eliportato cacciatori «Puglia», sezioni di intervento operativo dell’11° Reggimento Puglia. Merito delle indagini oltre che ai carabinieri della Compagnia di Molfetta va dato anche agli uomini della Polizia Locale di Molfetta che, attraverso approfondimenti investigativi effettuati mediante tecniche di intercettazione e numerosi servizi di osservazione e pedinamento hanno permesso di riscontrare una cospicua presenza di soggetti consumatori di droghe di ogni genere.
Sulla base dell’ordinanza firmata dal giudice per le indagini preliminari, i carabinieri hanno eseguito gli arresti a Molfetta, ma anche a Catanzaro, Siena, Brescia, Bisceglie e Bari: di queste ultime due città sono originari due degli indagati che avrebbero avuto il ruolo di fornitori della droga.