MOLFETTA - Tensione alta a Molfetta dopo l'annuncio della procedura di licenziamento collettivo per 96 dipendenti della sede operativa di Network Contacts. Sulla vicenda interviene in maniera decisa il direttore generale dell'azienda, Giulio Saitti, che commenta le dichiarazioni dei sindacati sulla notizia dell'avvio della procedura di licenziamento collettivo dei 96 dipendenti impiegati nella commessa Wind Consumer. Saitti respinge le critiche mosse dalla Cgil, che aveva parlato di un collegamento con la commessa Wind Consumer, e punta il dito contro quella che definisce una distorsione della realtà industriale.
«Con grande dispiacere assistiamo a una semplificazione eccessiva di un contesto ben più articolato - dichiara -: la decisione non ha alcuna relazione con il recente cambio del contratto collettivo nazionale di riferimento, come invece sostenuto da parte sindacale.
Quanto alla riduzione delle attività, invece, arriva la precisazione: «è frutto di una scelta unilaterale dei nostri committenti, che hanno deciso di tagliare i volumi operativi affidati. Siamo in un settore estremamente instabile - continua - dove le dinamiche di mercato impongono spesso decisioni difficili, prese non senza rammarico anche da parte dei nostri clienti”, ha spiegato il dirigente.
Sul fronte contrattuale, Network Contacts ribadisce il passaggio al CCNL del BPO come conseguenza diretta del prolungato stallo del contratto delle Telecomunicazioni, rimasto senza rinnovo per oltre due anni. “La nuova cornice contrattuale risponde meglio alle nostre esigenze operative – ha aggiunto Saitti –. Inoltre, garantisce retribuzioni superiori rispetto al precedente contratto”.
Tra le novità introdotte, l’azienda sottolinea la partecipazione dei lavoratori agli utili d’impresa, considerata una svolta nella gestione partecipata e inclusiva del rapporto aziendale, che punta a superare la distanza tradizionalmente percepita tra impresa e dipendenti.
Netto il rifiuto, dunque, di qualsiasi lettura strumentale: “Collegare il cambio contrattuale alla perdita della commessa è del tutto infondato. Non accettiamo che vengano diffuse ricostruzioni fuorvianti e dannose”.
«Per noi è stata una doccia fredda, se ne era avuto sentore negli scorsi giorni, ma non ci aspettavamo che avvenisse così all'improvviso". Antonio Sasso, lavoratore e rappresentante sindacale della Cgil nella sede di Molfetta della Network Contacts, commenta stupito la notizia dell'avvio della procedura di licenziamento collettivo per i 96 dipendenti impiegati nella commessa Wind Consumer. Un annuncio arrivato nella serata di martedì 18 marzo, a seguito della volontà da parte del colosso della telefonia di ridurre il servizio di assistenza clienti per il call center barese, come denunciano dai sindacati Cgil Slc, Fistel Cisl e Ugl Telecomunicazioni Puglia in una nota congiunta: "Si tratta dell'ennesimo atto di prevaricazione ai danni dei dipendenti" come scrivono, che concretizza "un atteggiamento intimidatorio e inaccettabile".
Nel frattempo tutta l'attenzione è su questa nuova procedura di licenziamento, per il quale ora per legge dovranno passare 75 giorni prima che i lavoratori perdano del tutto il posto di lavoro. "Ci impegneremo a evitare il licenziamento come già fatto in passato - aggiunge Sasso - che oltretutto spesso hanno interessato questa commessa. Già dal 2019 Wind ha avviato la riduzione dei volumi per le sue commesse e tolti questi 95 esuberi ben pochi lavoratori rimarranno operativi su questa commessa. Ora attendiamo di avere un colloquio con i rappresentanti di Network Contacts per evitare il peggio".
Giulio Saitti, direttore generale di Network Contacts, commenta così le dichiarazioni rese dalla Cgil sul tema dell'avvio della procedura di licenziamento collettivo per i 96 dipendenti impiegati nella commessa Wind Consumer: “È con grande dispiacere che constatiamo ancora una volta la mistificazione della realtà da parte dei sindacati, che continuano a semplificare e distorcere una vicenda industriale complessa”.
“Vorrei chiarire fin da subito che la riduzione delle attività e la procedura di licenziamento collettivo nulla hanno a che fare con il cambio del CCNL di riferimento, come erroneamente sostenuto” ha spiegato Saitti, sottolineando che l’azienda ha dovuto subire con amarezza la decisione del loro committente di ridurre i volumi delle attività a loro affidate. “Il mercato in cui operiamo è complesso e turbolento - ha proseguito - e siamo costretti ad affrontare decisioni difficili, prese a malincuore anche dai nostri clienti. Questo dato è incontrovertibile e non può essere alterato da strumentalizzazioni”. Per quanto riguarda il passaggio al CCNL del BPO, si ribadisce che questo è avvenuto solo dopo il mancato rinnovo del CCNL delle Telecomunicazioni, che aveva superato a sua volta i due anni di stallo. “Peraltro il nuovo contratto – specifica – meglio risponde alle nostre esigenze operative, in particolare in termini di innovazione e competenza, e offre una retribuzione superiore ai lavoratori”.
Una delle innovazioni più significative, si legge in una nota dell'azienda, "è la partecipazione agli utili aziendali, un passo fondamentale verso una gestione più inclusiva e collaborativa. È stato dunque sfatato il mito dell’imprenditoria distante dai lavoratori, creando un fronte comune che consente a tutti di partecipare ai risultati dell’impresa. Viene quindi fermamente respinto al mittente ogni tentativo di manipolazione e strumentalizzazione da parte dei sindacati". “Qualsiasi tentativo di collegare la questioni contrattuale e la riduzione dei volumi delle attività di Wind Consumer è completamente infondato. Network Contacts rimane impegnata nel migliorare le condizioni lavorative e nel portare avanti le sue sfide industriali con serietà e trasparenza”, ha concluso Saitti.