BARI - Le ambasciate si muovono con ago e filo. Da una parte c’è l’obbligo a ricucire – non a caso il tema del contendere si chiama «urbanistica» – ma dall’altro si aprono nuovi strappi. Con il sindaco Vito Leccese chiamato al ruolo del grande tessitore per tenere unita una maggioranza che a cinque mesi di mandato inizia a registrare i primi e forti malumori. Che da corso Vittorio Emanuele si diffondono anche nelle stanze di via Spalato perché la partita è doppia, si gioca tanto al Comune quanto alla Città Metropolitana.
fibrillazioni Sono ore febbrili nella coalizione di centrosinistra e in particolare tra gli alleati della Convenzione, il gruppo di forze politiche, movimenti e associazioni nato a sostegno della candidatura a sindaco al primo turno di Michele Laforgia, sostenuto anche dall’M5S.
Nei giorni scorsi la prima frattura si è consumata sul piano parcheggi e sosta e sui due studi che l’amministrazione comunale ha affidato, ciascuno al costo di 90mila euro, a un team di professionisti per risolvere l’atavico problema cittadino, la carenza di posti auto. Tutto bene se non fosse che proprio Laforgia, componente della commissione consiliare Urbanistica, ha posto il tema della mancata condivisione politica all’interno della maggioranza chiedendo chiarimenti all’amministrazione per delle scelte – i parcheggi appunto, soprattutto quelli multipiano ipotizzati nell’affidamento degli studi di progettazione – che potrebbero a suo avviso avere forti impatti urbanistici e ambientali anche in vista del nuovo Pug, il Piano urbanistico generale...
CONTINUA A LEGGERE SULL'EDIZIONE CARTACEA O SULLA NOSTRA DIGITAL EDITION