BARI - Un lutto improvviso nel mondo della ricerca. Questo pomeriggio è scomparso Federico Pirro, 78 anni, barese, per oltre quarant’anni professore dell’Università di Bari, da ultimo dal 2009 docente di Storia dell’industria. Il decesso è avvenuto mentre il professore si trovava a casa sua, a Bari.
Pirro è stato un protagonista del dibattito economico e sociale pugliese, concentrando ricerca e approfondimento sul tessuto produttivo e il rapporto tra industria e territorio. Il suo lavoro ha avuto enorme eco anche attraverso l’attività di divulgazione, che ha avuto il suo epicentro proprio sulle colonne della «Gazzetta» di cui è stato autorevole collaboratore e analista di economia per quasi trent’anni.
Nella sua lunga carriera Pirro è stato autore di studi che sono stati la base per le decisioni insediative industriali. Da ricordare, ad esempio, il master plan redatto nel 1986 per l’area di Taranto, a base dell’attività del Business innovation center del gruppo Iri per rispondere alla prima crisi della siderurgia. Nel 1995 è stato componente della prima task force per l’occupazione costituita dalla Regione. Nel 2015 ha lavorato anche per il ministero delle Infrastrutture, nominato da Delrio componente della Struttura tecnica di missione con il compito di fornire indirizzi strategici.
Lunga anche la sua esperienza nella gestione di impresa, con decine di incarichi di consigliere di amministrazione in grandi società come Valtur spa e Breda Fucine Meridionali. Dal 2012 al 2015, è stato consigliere di amministrazione dello Svimez in rappresentanza della Regione Puglia.
Il funerale è in programma domani 26 novembre alle 11,30 nella Basilica di San Nicola. La camera ardente è allestita nella cappella universitaria del palazzo Ateneo.
IL CORDOGLIO DEL SINDACO LECCESE
«Con la scomparsa di Federico Pirro la città perde un fine analista delle dinamiche economiche e industriali che hanno interessato il nostro territorio e l'intero Mezzogiorno negli ultimi quarant'anni. Federico Pirro, docente di Storia dell’Industria dell’ateneo barese, è sempre stato un punto di riferimento per gli amministratori locali e regionali, nella definizione delle politiche e delle programmazioni sui temi del lavoro e dello sviluppo». Lo sottolinea in una nota il sindaco di Bari Vito Leccese.
«Ci mancheranno molto - aggiunge - la sua competenza, la sua professionalità, la sua grande passione e la sua immensa disponibilità. Ai suoi familiari e all’Università di Bari giunga il cordoglio mio personale e della città» conclude il sindaco.
IL CORDOGLIO DI EMILIANO
«Ci ha lasciati improvvisamente il prof. Federico Pirro, punto di riferimento del dibattito economico regionale e nazionale, tra i massimi esperti del mondo dell’industria. Nel corso di tutta la sua carriera accademica, il prof. Pirro ha offerto il suo autorevole punto di vista sui fatti del nostro tempo, attraverso scritti, editoriali, interventi pubblici». Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dopo la morte di ieri a Bari del docente universitario Raffaele Pirro. «Tra i tanti prestigiosi ruoli ricoperti, è stato anche consigliere di amministrazione dello Svimez in rappresentanza della Regione Puglia. La sua attenzione da studioso verso il Mezzogiorno - ha aggiunto - si è tradotta in un contributo reale alla riflessione collettiva e alla crescita del territorio. La sua voce mi mancherà».
«Alla famiglia, ai suoi cari, ai suoi colleghi esprimo il cordoglio mio personale e della Regione Puglia, avendo avuto modo di conoscere il prof. Pirro e di coglierne il tratto umano, capace di svelare dietro il garbo che lo contraddistingueva - ha concluso Emiliano - una grande profondità d’animo e una sincera passione civile».
IL CORDOGLIO DI FITTO
«Con profondo rammarico ho appreso della scomparsa del prof. Federico Pirro, professore associato di Storia dell’Industria presso l’Università degli Studi di Bari. Una persona la cui profonda conoscenza dello sviluppo industriale del Mezzogiorno, unita ad una straordinaria capacità di trasmettere la passione per i suoi studi e l’amore per la sua terra sono state fonte di grande ispirazione non solo per i suoi studenti, ma anche per quanti hanno avuto la fortuna di incontrarlo».
Lo afferma il ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, e prossimo vicepresidente della Commissione Europea, Raffaele Fitto, ricordando il docente universitario deceduto ieri a Bari a 78 anni.
«Le sue doti umane e professionali sono state un prezioso aiuto. Ha offerto, con il suo enorme bagaglio di conoscenze e con contagioso entusiasmo, un contributo decisivo sul Pnnr perché - evidenzia - fosse attuato con maggiore coerenza soprattutto rispetto alla vocazione produttiva delle regioni del Sud, e poi per la redazione del piano strategico della Zes, svolgendo un’analisi accurata del tessuto produttivo del Meridione». «Non solo a titolo personale, ma facendomi interprete di tutte le persone che in questi anni hanno lavorato con lui anche presso gli uffici del ministero, mi unisco, quindi - conclude Fitto - al dolore della sua famiglia e di tutti coloro che lo hanno conosciuto ed apprezzato».