BARI - Il caso è già arrivato sulle scrivanie romane all’attenzione dei probiviri, del Comitato di garanzia, ma soprattutto dei vertici, il presidente Giuseppe Conte e il garante Beppe Grillo. «C’è stata una violazione dei regolamenti dopo aver scoperto di essere stata “sospesa” dalla partecipazione e dal diritto al voto nel Gruppo Territoriale di Bari. E senza alcun motivo».
In casa M5S a Bari scoppia il giallo su Elisabetta Pani, ex consigliera comunale pentastellata, ex candidata sindaco alle Comunali 2019 e attuale attivista, esclusa dalla partecipazione al voto del gruppo territoriale. Quello che domenica scorsa ha eletto la ricercatrice e docente Stefania Girone a coordinatrice cittadina. «Ho scoperto, per una mancata convocazione alla votazione del rappresentante del gruppo territoriale, di essere in una sorta di limbo dei reietti, non normato da alcun articolo dei regolamenti. Sono, de facto, esclusa dal gruppo barese, pare da prima che cominciasse la campagna elettorale per Bari 2024. Gravissima violazione», scrive in una nota Pani.
«Il coordinatore provinciale Innamorato – aggiunge - mi ha accennato in una telefonata di una riunione con i portavoce baresi per decidere della paradossale esclusione o stato di stand by non normato dal regolamento e, ad ogni modo, non comunicato né in modo formale né informale alla diretta interessata. Quando sia avvenuta questa riunione per decidere la mia “sospensione”, chi vi abbia partecipato e quale sia stato esattamente l’atto formale prodotto e le sue motivazioni è per me ancora oscuro». «Sono regolarmente iscritta al Movimento nazionale con diritto di voto e risulto iscritta sul portale anche al gruppo territoriale. Non ho mai ricevuto – sottolinea - alcun diniego né segnalazione di procedimenti a mio carico, procedimenti per cui ovviamente mancherebbe qualsiasi presupposto».
Pani anche alle recenti Comunali non ha fatto mancare il suo supporto seguendo in prima linea l’M5S appoggiando al primo turno il candidato sindaco Michele Laforgia e proseguendo con l’appoggio a Vito Leccese al ballottaggio. «Apprendiamo con stupore quanto successo – dicono a stretto giro il parlamentare Gianmauro Dell’Olio e i due consiglieri comunali M5S Antonello Delle Fontane e Italo Carelli. «È grave - sottolineano - che abbia scoperto casualmente di essere stata posta in uno “stato di sospensione” mai notificatole e non normato dal regolamento, senza la possibilità di esaminare documenti ufficiali o di ottenere spiegazioni chiare. Una richiesta di sospensione mai fatta da nessun eletto del M5S di Bari, né tantomeno sulla questione è stata fatta alcuna riunione con noi. Si faccia subito chiarezza».
