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Bari, Natuzzi dice no ai licenziamenti: «Impegnati a cercare soluzioni alternative con il Governo»

 
Redazione online

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Natuzzi, operai protestanodavanti alla sede di Santeramo

foto d'archivio

È stato chiesto ricorso a misure di sostegno, come gli ammortizzatori sociali

Lunedì 21 Ottobre 2024, 18:08

BARI -  Natuzzi spa, nel corso di un incontro con i sindacati Cobas e Usb, ha comunicato di essere impegnata a cercare soluzioni alternative ai licenziamenti collettivi e di aver chiesto al Governo l’accesso a soluzioni alternative quali gli ammortizzatori sociali, le misure della decontribuzione al Sud e a sostegno del made in Italy. Se ci sarà l’impegno del governo, l’azienda procederà a «saturare» le fabbriche italiane evitando, quindi, il ricorso agli ammortizzatori sociali.

L'incontro si è tenuto presso la sede di Confindustria, a Bari, in occasione della presentazione del Piano industriale 2025-2029, già sottoposto ai sindacati Confederali dell’Industria del Legno e del Commercio.

Attualmente Natuzzi ha circa 3.500 nel mondo: 1.900 sono in Italia e, di questi, 1.800 al Sud. Dei licenziamenti collettivi alla Natuzzi si parla dal 2022, successivamente si era ipotizzata una crescita del mercato del 10%, invece c'è stato un calo che ha riguardato tutto il settore al livello mondiale.

Per contenere le eccedenze di personale, la società ha fatto ricorso al contratto di espansione (che è cessato) e agli ammortizzatori sociali, che saranno utilizzati fino a fine 2024.

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