BARI - Affluenza oltre il 95% per l’elezione del nuovo consiglio della Città metropolitana. Ben 696 tra consiglieri e sindaci (su 727 aventi diritto) del Barese hanno espresso la loro preferenza nella maratona elettorale iniziata ieri mattina alle 8 nella sede dell’ex Provincia, per concludersi, dopo la chiusura del seggio alle 20, ben oltre la mezzanotte con lo spoglio delle schede iniziata alle 20,40.
Tre le liste in campo per cinquantuno candidati in totale a contendersi diciotto posti disponibili per il mandato quinquennale a titolo gratuito. Da una parte il centrosinistra presentatosi con due liste - Città Insieme e In Circolo -, onnicomprensive di Pd, Si, civiche e M5S nell’ulteriore prova tecnica di campo, dall’altra il centrodestra schieratosi con Centrodestra Metropolitana, a coagulare Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Puglia Popolare, con il medesimo simbolo delle alle elezioni metropolitane di cinque anni fa.
Presidente metropolitano, come prevede la legge, Vito Leccese, mentre altri cinque sindaci sono scesi in campo: sulla sponda del centrosinistra Corrado Nicola De Benedittis (Corato), Giuseppe Giulitto (primo cittadino di Bitritto e segretario provinciale del Pd), Vitantonio Petronella (Altamura) e Michele Sollecito (Giovinazzo), mentre sulla rive droite c’è Domenico Ciliberti (Castellana Grotte).
Sono sei i consiglieri comunali della città capoluogo in lizza. Il centrosinistra nella lista In Circolo ha schierato i dem Michelangelo Cavone e Micaela Paparella e la laforgiana Francesca Bottalico, mentre nella lista Città Insieme ecco la decariana Angela Perna e Nicoletta Milone (eletta a giugno scorso in Con, la civica del presidente della Regione Michele Emiliano). A destra l’unico aspirante consigliere metropolitano è il forzista Giuseppe Carrieri, che ha già ricoperto l’incarico nel mandato 2014-2019, il primo.
Differenti i rapporti di forza nella sfida, con le previsioni che danno un risultato di quindici consiglieri a tre per il centrosinistra e il centrodestra impegnato a strappare il quarto consigliere, chiudendo la partita sul 14-4. Ciascun voto di preferenza espresso da sindaci o consiglieri dei 40 Comuni (Triggiano è commissariato) viene ponderato sulla base del numeri di abitanti - sono cinque le fasce - del Comune. Bari capoluogo ha 37 grandi elettori, mentre Altamura, Bitonto, Corato, Gravina, Modugno, Molfetta e Monopoli, con 25 voti, sono gli altri Comuni con maggior peso di voto.