BARI - Il Comune di Bari ha emesso una serie di ordinanze, a seguito dei controlli della polizia locale, disponendo la chiusura temporanea per 5 giorni di quattro locali nel cuore della movida barese. Si tratta di due attività in largo Adua e due nel murattiano chiuse per irregolare occupazione del suolo pubblico in zone di pregio nel territorio del Municipio I. Stop anche in un b&b in periferia per irregolarità urbanistiche.
Nello specifico, i due locali in largo Adua sono stati sanzionati perché utilizzavano uno spazio eccedente rispetto a quello autorizzato per il posizionamento di tavolini e ombrelloni, ingombrando anche giardini pubblici attigui, mentre le altre due attività commerciali posizionavano tavoli e sedie sui marciapiedi antistanti i locali.
Una occupazione "selvaggia" del suolo pubblico e dei giardinetti antistanti il Lungomare che non è passata inosservata. I titolari dei quattro esercizi commerciali infatti erano già stati richiamati al ripristino dei luoghi ma non avevano dato seguito alle prescrizioni. Per questo il Comune ha deciso di predisporne la chiusura.
I titolari delle quattro attività dovranno inoltre provvedere a proprie spese al ripristino dello stato dei luoghi pubblici, sgomberandoli.
«I controlli sul territorio sono diffusi e costanti - spiega l’assessora alla Vivibilità urbana di Bari Carla Palone - e i primi ad essere rammaricati delle sanzioni e della chiusura delle attività siamo noi. L’obiettivo dell’amministrazione, infatti, non è certamente ostacolare le attività economiche ma assicurare il rispetto delle regole e la cura dei luoghi che, se gestiti con ordine, sono motivo di attrattività per gli stessi locali. Mi preme ricordare che l’ordinanza di chiusura arriva dopo diverse sanzioni e solleciti da parte della Polizia locale o dell’Annona e che, quindi, i trasgressori sono perfettamente consapevoli di non stare rispettando le regole. Nel caso poi di occupazioni del tutto illegittime, siamo di fronte alla totale inosservanza anche delle regole minime del vivere civile. Questo nonostante tutti gli strumenti semplificati che l’amministrazione ha messo in campo per andare incontro ai titolari delle attività economiche. A questo si aggiungono i controlli sulle attività ricettive, in cui l’amministrazione comunale è impegnata da tempo per contrastare forme di abusivismo nel settore».
Un'ulteriore ordinanza, sempre a cura del settore Annona della Polizia locale, ha disposto invece il divieto di prosecuzione dell’attività e la cessazione degli effetti della SCIA nei confronti del titolare di un B&B in periferia di Bari, a seguito di un verbale di accertamento di violazione urbanistico-edilizia. Nel corso di un sopralluogo, infatti, gli agenti hanno rilevato evidenti irregolarità, in primo luogo verificando l’assenza del certificato di agibilità. Inoltre, la struttura si presentava in maniera difforme rispetto a quanto indicato dalla planimetria catastale, attraverso la realizzazione, nel cortile retrostante, di un locale adibito a servizi igienici, di un altro utilizzato come deposito e di una veranda, tutti privi di titolo abitativo. All’interno della struttura, invece, due dei quattro bagni attigui ad altrettante camere da letto presentavano un’altezza inferiore a 2.40 metri (nella planimetria catastale è riportata un’altezza non inferiore a 3 metri).