Sabato 06 Settembre 2025 | 12:50

Bari, fugge all'alt con la pistola in auto: arrestato il figlio 21enne del boss Strisciuglio

 
Luca Natile

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Luca Natile

A Bari sanzionata società di vigilanza che utilizzava i loghi della Polizia

Falchi polizia Bari - foto d'archivio

Mimmetto era a bordo di un'Audi A3: avrebbe tentato di speronare la moto della polizia

Martedì 03 Settembre 2024, 06:14

BARI - Il figlio del «padrino» e l’amico guardaspalle con la pistola. Ultimo sabato d’agosto, tangenziale, corsia Sud, uscita per Carbonara, pieno pomeriggio. Un’Audi A3 rosso fiammante, con una patina leggera di polvere e di sabbia sui vetri e sulla carrozzeria, lascia la statale e imbocca a tutta velocità lo svincolo 12 Carrassi-Carbonara. Sorpassa con uno scatto una moto dei «Falchi» della Questura, pur rimanendo dentro i limiti della carreggiata a senso unico.

La manovra attira l’attenzione degli agenti che sbirciano nell’abitacolo e riconoscono sul sedile anteriore, lato passeggero, Domenico Strisciuglio, 21 anni, detto «Mimmetto», figlio di Sigismondo Strisciuglio, 50 anni, detto «Gino la luna».

Gino e suo fratello Domenico, alias «Mimmo la Luna» sono considerati i padrini della «famiglia» più pericolosa, numerosa, potente e meglio armata della camorra barese. Il clan porta il loro nome e il loro feudo è a Carbonara da dove, secondo la Direzione distrettuale antimafia, gli Strisciuglio ed i loro uomini più fidati tirano le fila dell’organizzazione criminale che ha messo radici in altri quartieri (Libertà, Stanic, Santo Spirito, Palese, San Girolamo, San Pio, Catino, San Paolo, Bari Vecchia, Ceglie, Madonnella) e in diversi comuni della provincia (Noicattaro, Rutigliano, Giovinazzo, Polignano, Conversano, Monopoli, Castellana, Modugno).

L’Audi rossa accelera. Alla guida c’è un ragazzo che sembra avere la stessa età di Mimmetto Strisciuglio. La macchina prende velocità e il sesto senso dei due Falchi sulla moto comincia a fari il solletico. Tra gli ordini operativi ricevuti durante il briefing svolto negli uffici della Squadra Mobile (cuore investigativo della Questura, sotto la direzione dal primo dirigente Filippo Portoghese) uno riguarda un’Audi rossa con «gente armata a bordo» segnalata tra Carrassi, Carbonara, Ceglie, San Girolamo...

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