BARI - Saracinesche abbassate, sporcizia, incuria. E la netta sensazione di un completo abbandono. Il «mistero» del Waterfront di San Girolamo continua e turba non poco gli abitanti del quartiere, in particolare nella zona del Lungomare recentemente riqualificato. Ma l’intera zona della «piastra» che si stanzia davanti alle spiaggette resta pressoché deserta, lasciata del tutto alla sporcizia, agli atti vandalici (tanti sono i muri dell’interno completamente imbrattati) e all’incuria. Eppure, la situazione avrebbe dovuto essere ben altra. Dopo anni di gare deserte e trascuratezza, infatti, i locali sul lungomare di San Girolamo, edificio per troppo tempo rimasto disabitato nonostante fosse uno dei fiori all’occhiello della riqualificazione del quartiere a nord di Bari, avrebbero dovuto completamente popolarsi.
Diverse le associazioni che nel 2023 hanno ottenuto l’affidamento con il bando degli uffici comunali: tra queste, spiccano Impact e Terraonda per incentivare altre attività sul mare. In più, avrebbe dovuto aggiungersi anche il Cus con attrezzature e allenamenti per canottaggio e canoa. Ambizioso, in particolare, il progetto di Impact che, oltre un negozio di articoli sportivi, articoli sportivi dovrebbe aprire un modernissimo american bar su due piani. A completare il quadro, infine, era previsto un punto dedicato ad associazioni per laboratori di falegnameria sul mare che avrebbe dovuto coinvolgere famiglie e bambini. Insomma, un contesto variegato, pensato un po’ per tutte le fasce di età e in grado di dare lustro al completo restyling della zona. Secondo i programmi, la «piastra» avrebbe dovuto brillare fin da questa estate. Invece, a tutti gli effetti, l’unica attività in funzione è la scuola di surf di Giuseppe Caldarulo che opera tutti i giorni (dalla mattina fino al calar del sole) accogliendo bambini e ragazzi interessati sia ai campi estivi organizzati in questo periodo, sia a cimentarsi nelle attività sportive. Ma è l’unico punto di luce in un contesto trasandato. I locali della scuola di surf sono puliti, colorati, «animati», ma fin dagli spazi limitrofi regna la più totale dimenticanza.
Una situazione che turba i residenti che in questi giorni di agosto popolano le calette che si affacciano sul mare. «Sono ormai anni che ci promettono un cambiamento, ma inspiegabilmente vediamo tutto fermo», è il pensiero di diverse famiglie di San Girolamo. «Fino al tramonto bene o male tra chi va al mare e chi alla scuola di surf c’è movimento e la situazione è tranquilla. Ma in serata si sentono urla, schiamazzi, litigi. E non è raro vedere qualcuno che va a bivaccare sotto i porticati. La piastra avrebbe dovuto essere un polo di modernità e di respiro per il quartiere, invece così diventa un punto che preferiamo evitare. Senza considerare che, a noi che abitiamo nei palazzi di fronte, è anche preclusa la visuale del Lungomare».
Eppure, dal Comune assicurano che i vincitori dei bandi stanno regolarmente proseguendo i lavori nei rispettivi locali, decisi ad aprire il prima possibile. La sistemazione della piastra sarà una delle priorità della nuova Giunta che punta a dare nuova vita alla zona entro l’autunno. Nella speranza di non assistere ad ulteriori ritardi.