BARI - Quasi tre chili di droga nascosti nell’auto che i pusher usavano per le consegne e nella stanza di un b&b nel quartiere Madonnella di Bari che secondo gli investigatori era la base logistica degli spacciatori. Li hanno scoperti e sequestrati i poliziotti della Squadra Mobile che hanno anche arrestato in flagranza due 22enni, incensurati e appartenenti a famiglie estranee a contesti criminali.
I b&b in città vengono sempre più spesso usati dai giovanissimi come basi operative di attività illecite. Nei mesi scorsi l’inchiesta sulla prostituzione minorile ha rivelato l’utilizzo delle camere di hotel e bed&breakfast come luoghi di appuntamento di giovanissime prostitute con clienti adulti (è in corso il processo a reclutatori e clienti). Qualche settimana fa, poi, i carabinieri hanno scoperto che la stanza di un b&b di Mola di Bari era stata trasformata in «un laboratorio» per confezionare dosi di droga.
Sette giovani tra i 19 e i 22 anni sono stati arrestati in flagranza di reato e finiranno tutti alla sbarra il prossimo 16 luglio.
IL B&B A MADONNELLA - L’arresto risale al 3 luglio scorso. Gli investigatori, avendo saputo di una «fiorente attività di spaccio» nel quartiere Carrassi, con base logistica in un bed&breakfast a Madonnella e uso di un’auto a noleggio, hanno prima individuato la macchina e poi perquisito la stanza d’albergo. Nell’auto, all’interno di una zainetto, c’erano sette involucri con il simbolo di un astronauta e all’interno quasi 50 grammi di marijuana. C’era poi una busta in cellophane trasparente con altri 540 grammi della stessa sostanza stupefacente. Quindi i poliziotti si sono spostati nel b&b dove hanno sorpreso l’altro presunto giovane pusher. Sul tavolo c’erano coltelli sporchi di droga, bilancini di precisione e bustine per la chiusura delle dosi, oltre a 630 euro in contanti e un telefono e anche qui droga: due chili di hashish (divisi in 46 stecche avvolte in carte decorate come fossero cioccolata, con le scritte «Kinder», «Wonka», «Game Boy Color») e 375 di marijuana. Nel telefono gli investigatori hanno trovato precedenti contatti tra i due e il riferimento al b&b già a marzo, tanto da sospettare che l’attività di spaccio organizzata in quel modo andasse avanti da tempo.
Arrestati in flagranza, i due davanti al giudice si sono avvalsi della facoltà di non rispondere ma hanno ammesso gli addebiti. La misura è stato poi convalidata dal gip e i due attualmente si trovano ai domiciliari.
I PUSHER DI MOLA - Saranno processati con rito abbreviato i sette presunti spacciatori di Mola di Bari arrestati in flagranza dai carabinieri il 14 maggio scorso perché scoperti a confezionare 6.321 dosi di droga, tra hashish e marijuana, all’interno di una casa vacanze. In una stanza affittata per una notte da uno degli arrestati, in sette, tutti giovanissimi, erano stati sorpresi a imbustare 750 grammi di hashish, di cui parte già suddivisi in dosi pronte per lo spaccio e 14 panetti nascosti all’interno di contenitori in carta con il marchio delle lattine di bevande varie. Dopo aver varcato le porte della cella, per i sette il giudice ha presto attenuato la misura disponendo l’obbligo di dimora e la Procura ha chiesto il giudizio immediato. Ora dovranno difendersi in un processo abbreviato che inizierà tra qualche giorno.