Sabato 06 Settembre 2025 | 19:20

San Girolamo come nel Far West, dopo la lite un ragazzo spara a salve

 
Luca Natile

Reporter:

Luca Natile

Sparatoria a San Girolamo: la lite, poi i colpi a salve, i coinvolti non appartengono a clan

Alle 7 di ieri mattina le pistolettate. A premere il grilletto il più cattivo della comitiva, non un «ragazzo d’onore», figlio di boss o parenti di picciotti, ma uno deciso ad appuntarsi i gradi di «ras di quartiere»

Lunedì 22 Gennaio 2024, 09:06

09:25

BARI - Nove colpi, in rapida successione, esplosi a distanza ravvicinata, ma così ravvicinata che chiunque non avrebbe avuto scampo e sarebbe finito stramazzato al suolo, faccia a terra, con la schiena crivellata dai colpi di una calibro 9. Invece gli uomini della Squadra Mobile, guidati dal primo dirigente Filippo Portoghese e del Gabinetto interregionale di Polizia scientifica che ieri mattina, di buon’ora, hanno passato al setaccio la scena di una «vera » sparatoria, a San Girolamo, nel punto in cui via Lorenzo Perosi e strada San Girolamo incrociano via Costa Nicola, sono giunti alla conclusione che con ogni probabilità i proiettili partiti dalla pistola del killer in realtà fossero «falsi», ovvero che l’arma fosse caricata a salve.

Sulla scena della sparatoria stile Far West, i detective infatti hanno sì trovato otto bossoli calibro 9, ma nessun altro segno del tiro a bersaglio che con ogni probabilità le registrazioni delle telecamere di sicurezza, pubbliche e private, installate nella zona e requisite dagli investigatori, potranno facilmente documentare. Nessuna macchia di sangue, nessuna proiettile conficcato nei muri dei numerosi condomini plurifamiliari presenti ai margini delle strade appena citate, oppure delle numerose autovetture parcheggiate. Niente di niente.

Gli elementi raccolti con dovizia di particolari dagli investigatori sulla scena del delitto, si inseriscono come tasselli di un mosaico nella ricostruzione di una sparatoria messa in scena da un pistolero armato con un’arma a che ha esploso solo cartucce a salve prive di ogiva, emettendo solo un suono del tutto simile a quello di un'arma reale ma di fatto inoffensivo.

Eppure la sparatoria c’è stata veramente ed i residenti di Strada San Girolamo, via Perosi e via Costa Nicola, non hanno potuto non udire alle 7 di ieri mattina la eco del crepitio dei colpi, fasulli ma comunque rumorosi. Li hanno uditi e qualcuno ha, in forma anonima, ha segnalato l’accaduto alla sala operativa della Questura, mettendo in movimento la macchina investigativa che nel giro di poche ore ha messo insieme una serie di elementi e informazioni importanti.

Il contesto e la successione degli eventi ricostruiti dagli investigatori sembrerebbero descrivere una «sparatina» tra giovani malviventi, con una forte e naturale inclinazione a delinquere ma con un pedigree di piccolo cabotaggio. Non dei mafiosi, non gente di clan ma soggetti assai poco raccomandabili pronti a tirare fuori «il ferro» (seppure armato a salve) per terrorizzare e avere la meglio in una lite scoppiata al termine di una notte di baldorie, gozzoviglio e disco dance.

Sono arrivati in macchina, se le sono dette e date di santa ragione e sono ripartiti in macchina. A premere il grilletto il più cattivo della comitiva, non un «ragazzo d’onore», figlio di boss o parenti di picciotti, ma uno deciso ad appuntarsi i gradi di «ras di quartiere», che da settimane starebbe pestando piedi a destra e a manca, seminando discordia, provocare volutamente liti e contrasti. Una specie di mina vagante che la prossima volta potrebbe usare invece dei colpi a salve, proiettili veri. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)