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Bari, teatro Petruzzelli, sotto la pioggia «assalto» al botteghino per Riccardo Muti

 
Livio Costarella

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Livio Costarella

Bari, teatro Petruzzelli, sotto la pioggia «assalto» al botteghino per Riccardo Muti

Ombrelli colorati in fila dalle prime ore di ieri mattina. Esauriti in poche ore i biglietti per il concerto di maggio, uno dei più agognati della stagione 2024 della Fondazione Petruzzelli

Mercoledì 10 Gennaio 2024, 10:03

La pioggia insistente e il freddo pungente non hanno fermato gli appassionati della grande musica: dalle 11, ieri mattina, all’apertura del botteghino del Teatro Petruzzelli di Bari, c’era già una lunga coda di ombrelli colorati pronta a sfidare il freddo pur di acquistare i biglietti più agognati della stagione 2024 della Fondazione Petruzzelli.

Se infatti la campagna abbonamenti alla stagione d’opera e balletto, e alla concertistica, era partita lo scorso 7 novembre (per terminare il 2 dicembre 2023), con il consueto diritto di prelazione per gli abbonati dell’anno passato, ieri c’era un circoletto rosso sul calendario di tutti coloro che volevano acquistare i biglietti rimasti. Soprattutto quelli del fuori abbonamento più atteso: il 13 maggio, al Petruzzelli, Riccardo Muti salirà sul podio alla guida dei leggendari Wiener Philharmoniker, per dirigere la Sinfonia n. 35 «Haffner» di Mozart e la Sinfonia «La Grande» di Schubert. E i biglietti, tra vendita al botteghino e on line, sono stati polverizzati in pochissimo tempo, decretando il sold out per quello che è già uno degli eventi più attesi dell’anno. Non è la prima volta che Muti attira l’attenzione del pubblico a Bari, ma stavolta c’è anche il ritorno di quella che viene ritenuta la più grande orchestra al mondo. I Wiener Philharmoniker a Bari si erano infatti già esibiti una sola volta: l’1 e 2 maggio 1958 furono diretti - sempre al Petruzzelli - da un’altra grandissima bacchetta, quella di Herbert von Karajan. E all’epoca i 100 professori d’orchestra viennesi furono persino accolti da una grande folla all’aeroporto, al loro arrivo in città.

Quella fra Muti e i Wiener è una liaison che dura da molti anni, e il concerto al Petruzzelli anticiperà un’altra storica collaborazione fra il grande direttore italiano e la compagine viennese: la notizia, di qualche giorno fa, è che sul podio del Musikverein di Vienna, a Capodanno del 2025, tornerà proprio Riccardo Muti. Lo ha annunciato la Wiener Philharmoniker in un comunicato dopo la fine del concerto di quest’anno, diretto da Christian Thielemann e trasmesso in diretta in oltre cento Paesi di tutto il mondo. L’anno prossimo si celebra il bicentenario del «padre del valzer», Johann Strauss Junior: «Per commemorare questo importante anniversario, la Filarmonica di Vienna ha invitato ancora una volta il maestro Riccardo Muti a dirigere l’annuale Concerto di Capodanno dell’orchestra», si legge nella nota della Filarmonica.

Sarà la settima volta per Muti, che in quell’occasione dirigerà il concerto di valzer e polke con cui la Filarmonica di Vienna rivolge tradizionalmente al mondo intero gli auguri per il nuovo anno: è infatti già salito sul palco del Musikverein nel 1993, 1997, 2000, 2004, 2018 e 2021. La decisione è avvenuta come sempre con un sistema di voto dell’orchestra. Dall’inizio di questa collaborazione artistica nel 1971, Muti, direttore musicale a vita della Chicago Symphony, ha diretto più di mezzo migliaio di concerti e produzioni operistiche con la Filarmonica di Vienna.

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