BARI - Da novembre si vedranno i cartelloni di una campagna di sensibilizzazione organizzata da Parafarmaciapet nell'ambito del progetto «Un negozio non è solo un negozio». Una campagna di sensibilizzazione che punta a far vergognare i proprietari dei cani che non raccolgono le deiezioni canine. Sporcando così le strade della città. «Si tratta di un problema molto sentito e che riguarda chi non ha i cani e chi li ha – spiega Domenico Gattulli che con Giorgia Guerra e un paio di collaboratrici gestiscono il punto vendita -. E' il nostro modo per restituire qualcosa alla comunità a fronte di quanto abbiamo ricevuto avendo accesso al progetto».
Parafarmaciapet è un negozio specializzato per il benessere degli amici animali, che cura in particolare la vendita di integratori e alimenti specifici, oltre ad essere un pet store a tutto tondo. E' l'unico di questo ambito merceologico ad aver partecipato alla prima edizione della misura del Comune. «Abbiamo incrociato il progetto quasi per caso, ma ci siamo subito resi conto che sposava la nostra mission. Noi siamo aperti da due anni e mezzo, siamo una piccola realtà, avevamo bisogno di una spinta per poter migliorare e abbiamo avuto una bella mano in tal senso».
Mentre si parla ecco apparire Nina e Gaia due meticcette con tanta voglia di coccole. «Gaia è un po' più schiva – spiegano sorridendo Gattulli e Guerra -, è anziana ha vent'anni. Nina invece farebbe di tutto per un biscotto, alla Snoopy. L'abbiamo adottata dal canile di Valenzano ed ormai è la nostra promoter: in cambio di un biscotto mostra ai clienti come si indossa la pettorina o come fare una medicazione per bene...».
I referenti di Parafarmaciapet oltre alla campagna di sensibilizzazione che partirà a breve, da agosto e fino a dicembre hanno organizzato sei appuntamenti durante i quali i padroni di cani sono stati affiancati gratuitamente da una educatrice cinofila, che ha insegnato come migliorare il rapporto cane-padrone. «Domenica prossima siamo al Parco due giugno e terremo il quarto incontro. Ci siamo resi conto che i proprietari si stanno divertendo, scoprendo tanti giochi ed attività che possono fare con il loro cane. Interazioni nuove che rafforzano il legame. La lamentela più comune è: “il mio cane tira al guinzaglio”.
Purtroppo si prende il cane ma non si sa gestire. Il cane ha bisogno di tempo, di persone che si rapportino con lui, che non lo lascino solo. Grazie a questi sei eventi abbiamo dimostrato quanto è essenziale garantire più tempo insieme tra padroni e cani. Il cane non tira più quando si rende conto che la passeggiata è tempo dedicato a lui, non un corri e scappa, “fai quello che devi fare che ti devo riportare a casa”. E in questo ad esempio il Covid ha fatto danni anche agli animali. Noi oggi ci troviamo con cani di due-tre anni, adottati durante il periodo Covid, poco socializzati perché si sono trovati a vivere senza il confronto con i loro simili. Inoltre c'è anche un'altra cosa che sta emergendo: a fronte di tanti proprietari di cani ci sono altrettante persone che non hanno un loro rapporto con gli animali domestici, che ci chiedono come mai si trovano in spazi pubblici e noi spieghiamo che ormai per legge se portati al guinzaglio i cani possono accedere ad ogni spazio pubblico. Facciamo educazione e sensibilizzazione anche in questo senso, con i non padroni di cani. Lavoriamo su entrambi i fronti proprio per integrare i due ambiti che spesso entrano in conflitto anche per le strade sporche».
La campagna di sensibilizzazione invita anche a recarsi in negozio e ritirare gratuitamente il raccoglitore di deiezioni che ogni padrone di cane dovrebbe avere ed usare. «Che poi il problema delle strade sporche si ritorce contro anche gli stessi cani, che si sporcano le zampe e rientrano a casa», sottolineano. «Noi siamo già “un negozio che non è solo un negozio”. Aderire al progetto è stato naturale. Amiamo gli animali, accogliamo i nostri clienti e i loro pet come fossero tutti nostri amici. Pensare qualcosa che fosse di sostegno alla comunità è stato semplice. E' una esperienza che consigliamo a tutti».