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Bari, inaugurata terza edizione di Saie, la fiera delle costruzioni: in Puglia investimenti quasi il 9% del Pil regionale

 
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Bari, inaugurata terza edizione di Saie, la fiera delle costruzioni: in Puglia investimenti quasi il 9% del Pil regionale

Presentato il rapporto Federcostruzioni: il 2022 ha visto la pubblicazione di 23mila gare per un ammontare corrispondente di 72,3 miliardi

Giovedì 19 Ottobre 2023, 13:48

13:49

BARI - Quattrocentoventi espositori, 240 aziende, 150 convegni in tre giorni: sono i numeri della terza edizione di Saie, la fiera delle costruzioni, inaugurata oggi nella Fiera del Levante di Bari con l’evento 'Green deal europeo: l’Italia al palo senza incentivi?'. Presenti, fra gli altri, la presidente di Federcostruzioni Paola Marone, il direttore generale di Senaf Emilio Bianchi, il sindaco di Bari Antonio Decaro e il presidente della Nuova Fiera del Levante Gaetano Frulli.

All’evento, partito oggi per chiudersi il 21 ottobre, «sono presenti tutte le professioni del settore insieme a 75 associazioni - ha evidenziato Bianchi -. Le parole d’ordine di questa edizione sono sostenibilità e innovazione, insieme alla formazione che vedrà il momento principale sabato prossimo con Ediltrophy, la gara nazionale di arte muraria». Bianchi ha spiegato che «il Superbonus ha drogato il mercato, creando un’aspettativa altissima, e oggi con il Pnrr in corso abbiamo una situazione nel mondo delle costruzioni molto positiva, che vedrà numeri buoni anche nel 2024».

Frulli ha detto che «per noi è fondamentale ospitare fiere specializzate di questo livello. Saie è un’eccellenza assoluta nel panorama italiano per quanto riguarda il settore dell’edilizia». «Nel percorso che Nuova Fiera del Levante sta compiendo per aumentare l’attività fieristica specializzata - ha aggiunto - questo è un appuntamento fondamentale, necessario e strategico. La nostra collaborazione con Senaf, titolare del format, aumenterà negli anni a venire».
Dopo l’inaugurazione c'è stato il tradizionale scambio di testimone fra Bologna e Bari, che ospitano la manifestazione. L'edizione 2024 si terrà proprio nel capoluogo emiliano, a BolognaFiere, dal 9 al 12 ottobre.

LAVORI PUBBLICI: 23MILA GARE NEL 2022 PER 72,3 MILIARDI

Sul fronte dei lavori pubblici, «il 2022 ha visto la pubblicazione di 23mila gare per un ammontare corrispondente di 72,3 miliardi». Il dato è contenuto nel rapporto Federcostruzioni, presentato oggi a Bari in occasione di Saie, la fiera delle costruzioni, come rilevato dal monitoraggio Ance-Infopuls.
«Rispetto al 2021 - evidenzia il documento - la dinamica della domanda mostra una fortissima accelerazione in termini di importi banditi, posizionandosi a un livello più che doppio (più 123%) rispetto a quanto registrato nel 2021 (32 miliardi)». Per la filiera risulta particolarmente significativo il capitolo che riguarda la riqualificazione abitativa. «In questo contesto - sottolinea il rapporto - il Superbonus e gli altri incentivi hanno supportato la capacità di spesa delle famiglie, come conferma il centro studi Ance che ha stimato, al 30 settembre 2023, circa 430mila interventi di efficientamento energetico». Adesso, chiarisce il documento, «serve però una soluzione sui crediti incagliati, pari a quasi 95mila interventi a rischio».

FEDERCOSTRUZIONI: BENE LEGGE PUGLIESE SU CREDITI INCAGLIATI

La legge approvata dalla Regione Puglia sullo sblocco dei crediti incagliati «è da elogiare. Questa legge va benissimo perché fa sì che tutte le aziende, che siano partecipate ma non siano negli elenchi ministeriali, possano acquisirli».
Lo ha detto la presidente di Federcostruzioni, Paola Marone, a margine dell’inaugurazione della Fiera delle costruzioni ospitata dalla Fiera del Levante di Bari. «E' una legge fatta benissimo - ha aggiunto - che possono replicare tutti, ma va attuata subito affinché questi crediti siano acquistati». «Già altri hanno preso spunto da questa norma - ha evidenziato - visto che esistono disegni di legge simili. Noi più volte abbiamo chiesto che fosse messa in campo questa misura».

Il nuovo rapporto nazionale di Federcostruzioni «rappresenta la sintesi del 2022, ci dà un comparto ancora in forte crescita, al 19,6%, con 600 miliardi di euro di produzione, e tre milioni di occupati, con un aumento del 9,3% rispetto al 2021».
Lo ha detto la presidente di Federcostruzioni, Paola Marone, a margine dell’inaugurazione della Fiera delle costruzioni, Saie ospitata dalla Fiera del Levante del capoluogo pugliese e nel corso della quale è stato presentato il rapporto.
«Oggi - ha aggiunto - abbiamo una situazione macroeconomica più difficile dovuta all’inflazione, alla crescita dei tassi di interesse, alla scarsità del credito, al raddoppio dei costi energetici rispetto ai competitor europei, e alla situazione geopolitica internazionale che crea problemi all’economia». Per quello che riguarda il comparto, per Marone «bisogna disincagliare i crediti bloccati nei cassetti fiscali di imprenditori e professionisti e dare una proroga temporanea a chi sta già operando, in modo da chiudere le opere nei giusti tempi». Ci sono poi obiettivi più ampi: «Sono il Pnrr - ha spiegato - per far sì che sia attuato nei suoi tempi brevi. Inoltre occorre che le opere estrapolate dal Piano, per 15,9 miliardi di euro, abbiano copertura con altri fondi. Infine bisogna andare avanti con i processi di digitalizzazione e innovazione per raggiungere gli obiettivi del Green deal, che hanno bisogno di un piano strutturato di incentivi».

EDILIZIA: PRODUZIONE A 600 MILIARDI E 3 MILIONI DI LAVORATORI

«Una filiera in forte crescita, nonostante l’inflazione, in grado di sostenere il Pil del Paese». E’ la fotografia del settore delle costruzioni che emerge dal rapporto Federcostruzioni, presentato oggi a Bari in occasione di Saie. I numeri, che si riferiscono al 2022, parlano di un valore totale della produzione pari a 600 miliardi di euro, con un aumento di cento miliardi rispetto all’anno precedente dovuto soprattutto «all’impatto positivo dei bonus fiscali e del Pnrr», spiega il documento.
Degli investimenti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, «108 miliardi riguardano proprio il mondo delle costruzioni - evidenzia il rapporto - in più emerge che il 78% della spesa già fatta del Pnrr riguarda investimenti in costruzioni». Sul fronte occupazionale, «a fine 2022 il numero di addetti era di poco più di tre milioni di persone», ovvero 250mila in più rispetto al 2021. «Il tutto - spiega il rapporto - con un notevole impatto sul tessuto economico del Paese» visto che «secondo il Mef la metà della crescita del Pil italiano è attribuibile all’edilizia e alla sua lunga filiera produttiva». Secondo Federcostruzioni, alla fine del 2023 il bilancio «sarà ancora positivo» con una stima di crescita del 4%. «Tuttavia - dice il rapporto - sul futuro della filiera ci sono alcune ombre: inflazione, aumento dei costi dell’energia, instabilità geopolitica e taglio del Superbonus rendono complesso prevedere con certezza l’andamento nel corso del 2024».

In Puglia nel 2022 il comparto delle costruzioni «rappresenta, in termini di investimenti, quasi il 9% del Pil regionale, con un aumento del 21,7%» rispetto al 2021. Lo evidenzia il rapporto Federcostruzioni presentato oggi a Bari in occasione di Saie, la Fiera delle costruzioni ospitata dalla Fiera del Levante. Il documento evidenzia inoltre che «le costruzioni danno lavoro a circa l’8% dei lavoratori pugliesi, più della media nazionale», che si ferma al 7%. Sul fronte del Superbonus 110% e dei diversi incentivi fiscali, il rapporto sottolinea che, secondo i dati del monitoraggio Enea-Mase, «in Puglia, al 30 settembre 2023, ci sono investimenti ammessi in detrazione per oltre 4,5 miliardi di euro, in aumento del 3,6% rispetto alla rilevazione del mese precedente». La Puglia risulta inoltre «l'ottava regione in Italia per numero di investimenti ammessi, circa 25mila», cioè quasi il 6% del totale nazionale». Secondo Federcostruzioni la situazione rischia però di cambiare visto che «il blocco delle cessioni ha prodotto in tutta Italia un totale di 30 miliardi di crediti incagliati». Per la Puglia sarà quindi fondamentale «l'apporto dei lavori del Pnrr, che attribuisce alla regione quasi 7,1 miliardi di investimenti di interesse per le costruzioni da eseguire entro il 2026».

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