BARI - Un ragazzo di circa 17 anni che frequenta l’istituto Romanazzi a Bari ha colpito stamattina un professore utilizzando una pistola giocattolo che spara pallini di plastica.
Il professore, che non è rimasto ferito, si è sentito poco bene a causa dello spavento. Nei prossimi giorni il consiglio di classe si riunirà per prendere provvedimenti nei confronti dello studente responsabile del gesto. La dirigente scolastica Rosangela Colucci sottolinea che quanto accaduto «sarà punito con il massimo delle misure previste dal ministero. Certe cose non devono accadere».
Il primo ad intervenire a caldo sulla vicenda è stato Davide Picci, coordinatore del movimento studentesco Sbam di Bari, e studente dell’istituto Romanazzi. «Sono profondamente dispiaciuto - commenta Picci - e condanno fermamente questo gesto. La solidarietà è essenziale in momenti come questi, poiché gesti così non devono assolutamente passare inosservati e poiché come i ragazzi anche i professori non devono mai essere lasciati in balia della maleducazione».
Sasso: 'presto pdl contro violenza in aula'
«Solidarietà al docente aggredito con una pistola ad aria compressa in un istituto di Bari. Ancora una volta un atto di violenza ai danni di un professore che non deve restare impunito. Tutta la comunità scolastica si stringa attorno all’insegnante e alla classe coinvolta, turbata da questo episodio, tanto sconcertante quanto assurdo. L’ennesimo evento che conferma l’urgenza e la necessità di provvedimenti di alto profilo educativo e che mostrino la determinazione della politica e dello Stato nel reprimere duramente questi episodi. La prossima settimana alla Camera dei deputati, dopo un iter durato dieci mesi, voteremo la pdl della Lega con l’inasprimento delle pene per chiunque usi violenze fisiche e psicologiche nei confronti di insegnanti e lavoratori della scuola, oltre ad una serie di attività preventive sotto il profilo pedagogico. L'augurio è che venga votata da tutti i partiti. Nessun parlamentare giri la faccia dall’altra parte dinanzi a queste violenze! Chi tocca un docente tocca lo Stato».
Lo dichiara il deputato della Lega Rossano Sasso, capogruppo in commissione Cultura, Scienza e Istruzione e primo firmatario della pdl per l’inasprimento delle pene per chiunque usi violenze fisiche e psicologiche nei confronti di insegnanti e lavoratori della scuola.
Il commento di Filippo Melchiorre (FDI)
«Quello che è avvenuto nell’istituto scolastico Romanazzi di Bari è un episodio grave e preoccupante che richiama alla necessità di un rinnovato patto educativo tra docenti, genitori, enti ed associazioni per affrontare questa vera e propria emergenza». A dirlo in una nota è il senatore di Fratelli d’Italia Filippo Melchiorre, membro della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, relativamente all’episodio avvenuto questa mattina nell’istituto superiore barese, dove uno studente avrebbe colpito con un pallino di una pistola giocattolo un professore.
«Il Governo Meloni nel Nadef 2023 (Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza) ha confermato il sostegno alle famiglie e alla genitorialità», ha aggiunto. «Sarà mia cura portare all’attenzione della Commissione infanzia ed adolescenza e della Commissione istruzione pubblica del Senato di cui sono componente quanto accaduto a Bari per la valutazione di eventuali proposte e interventi in merito. I casi di cronaca che, periodicamente, segnalano delle vere e proprie "aggressioni" contro gli insegnati da parte degli alunni sono sempre più frequenti. Un allarme che non può e non deve essere sottovalutato», ha concluso il senatore.
VERGA (UIL SCUOLA): «DA ANNI IN ATTO DELEGITTIMAZIONE SCUOLA»
«La quotidianità dei docenti e in generale dei lavoratori della scuola è diventata un’esperienza di frontiera. Entrare a scuola con una pistola è un fenomeno che va oltre l’inasprimento del voto in condotta. È un problema sociale che va contrastato con maggiori risorse e misure determinate». Lo dichiara Gianni Verga, segretario generale della Uil scuola Puglia, relativamente all’episodio avvenuto ieri in una scuola superiore a Bari, dove uno studente avrebbe colpito con un pallino di una pistola giocattolo un professore. «Da anni ormai è in atto una delegittimazione del sistema scuola e dei suoi lavoratori e lavoratrici lasciati in balia delle onde e senza alcuna misura di sicurezza, in particolare nel Mezzogiorno», continua il sindacalista evidenziando che "compiere il proprio dovere è diventato un fattore di rischio, una condizione inaccettabile in un Paese e in un territorio che si definisce civile».
Verga invita «tutte le istituzioni, a ogni livello, a valorizzare la scuola quale strumento indispensabile per un territorio che punta alla crescita e allo sviluppo, che si pone l'obiettivo di creare una futura classe dirigente competente, nel rispetto delle fondamentali regole di civiltà».
FRASSINETTI «SARA' UTILE IL VOTO IN CONDOTTA»
«L'ennesimo gesto grave di minaccia ai docenti è avvenuto ieri in una scuola di Bari, dove uno studente avrebbe colpito con un pallino di una pistola giocattolo un suo docente. Questi episodi gravi dimostrano quanto fosse urgente e necessaria la reintroduzione del voto in condotta. Il problema della violenza a scuola è certamente complesso e va contrastato con diverse misure, ma la più mirata e diretta dalla quale iniziare è la valutazione con il voto in condotta del comportamento negativo»: lo dichiara Paola Frassinetti sottosegretario all’Istruzione ed al Merito. «Va ripristinata l’autorevolezza del docente oltre alla tutela di tutti i lavoratori della scuola, che hanno diritto di operare in piena sicurezza», aggiunge.