BARI - Un posto che tornerà a sorridere e a prendere forma dopo la devastazione, gli incendi e il definitivo abbattimento. Nella lunga sequenza dei ruderi baresi sul mare – si mettono sul mercato ma poi sfuma ogni riqualificazione, ora per intoppi burocratici, ora per scarso interesse degli investitori – arriva finalmente la prima e definitiva assegnazione: la concessione demaniale sull’area dove sino all’estate 2022 sorgeva lo scheletro dell’ex L’Ancora di Palese. Per lo storico ristorante sul lungomare Massaro si è infatti conclusa positivamente l’assegnazione all’unica offerta pervenuta, quella dei gestori dell’Antica Santa Lucia, il bar-ristorante-pizzeria collocato sul lungomare Starita nei pressi della Fiera del Levante.
La proposta è risultata vantaggiosa grazie al rialzo del 25% sul canone annuo a base di gara pari a 3mila e 649,71 euro per una concessione che da bando potrà avere una durata minima di 15 anni e una durata massima di 20. Un arco temporale congruo per permettere all’assegnatario di rientrare nei costi di gestione e attività. E nel caso dell’ex Ancora – simbolo delle cene e delle feste sul mare fino alla fine degli anni ‘90 – il progetto messo a gara dal Comune è molto complesso e oneroso. L’assegnatario dovrà praticamente ripartire da zero anche nella ricostruzione dopo l’abbattimento di un anno fa della vecchia struttura, diventata fatiscente e pericolante a seguito di due incendi e di diversi raid vandalici.
Per la rinascita dell’immobile è prevista una consistenza edilizia di complessivi 727 metri quadri, con una riduzione della superficie occupata dal nuovo fabbricato rispetto al volume edilizio precedentemente esistente. Nello specifico il nuovo volume edilizio ospiterà due funzioni distinte e sarà dotato di un patio centrale che conterrà un’area verde e una scala elicoidale per raggiungere la terrazza superiore. Lo studio di fattibilità prevede diverse funzioni progettuali: 475 metri quadri di superficie coperta per ospitare le attività di bar/ristorazione e di annessi servizi e altri 255 metri quadri per l’area deposito di piccoli natanti (come canoe, kayak, surf, windsurf, kytesurf e moto d’acqua elettriche) e per un’aula per le lezioni teoriche della scuola di vela. Ci saranno anche un’area sabbiosa attrezzata con ombrelloni e sdraio al posto della precedente terrazza a mare e un’altra area destinata a parcheggio con pavimentazione drenante e piantumazione di tamerici al fine di mitigarne l’impatto. Il tutto tra materiali compatibili con la tutela ambientale e paesaggistica e di concerto con le autorizzazioni della Soprintendenza.
Sempre sul litorale nord, ma questa volta sul lungomare di Santo Spirito, il Comune spera di piazzare anche l’ex stabilimento Mitiladriatica dopo il primo bando andato a vuoto, forse anche a causa del canone annuo a base d’asta di circa 11mila euro. La struttura, che si sviluppa su oltre 4mila metri quadri, era un tempo utilizzata per la raccolta, trasformazione e lavorazione di prodotti ittici. Per la sua riqualificazione il Comune ha elaborato uno studio di fattibilità. Il progetto prevede la creazione di una struttura concepita per ospitare bar, ristorante, servizi, area per lo sport, pontili per la discesa in mare e un’area parcheggio. Un restyling da circa 830mila euro. Al Comune toccherà invece la sistemazione esterna realizzando una pista ciclabile e l’allargamento dei marciapiedi.
Sul litorale sud invece aleggiano molte incognite sui ruderi: si attende l’assegnazione dell’ex lido Il Trullo tra le due offerte arrivate, mentre per l’ex ristorante Il Reef dovrebbe essere pubblicato a giorni il nuovo bando di gara. Il precedente è stato dichiarato deserto per le irregolarità riscontrate sulle due offerte pervenute.