Le comunali del 2024 sono talmente vicine che il governatore Michele Emiliano ha sentito il bisogno, schimittianamente, di indicare ai baresi il centrodestra come come una coalizione da «ancien régime», evocando addirittura «la Puglia nera» di Giuseppe Tatarella (per il funambolico scrittore Alberto Selvaggi il colore era gioiosamente «nero variabile»). La commistione tra sfida amministrativa, ideologie e storia, però, potrebbe distogliere l’attenzione degli elettori dai macrotemi legati al governo delle metropoli: mobilità, welfare, sicurezza, internazionalizzazione, offerta culturale, solo per indicarne alcuni.
La città a guida centrodestra dei tempi di Tatarella, con sindaco Simeone Di Cagno Abbrescia (1995), già candidato al Senato per il Partito repubblicano, era tutt’altro che «nera». Anzi. Aveva un assessore all’urbanistica che veniva dal Pci, Enrico Piccone, e quello alla cultura di estrazione socialista (Mimmo D’Oria). Al tempo il presidente della Provincia era il liberale Franco Sorrentino, e alla Regione il governatore è un uomo mite d’accademia come Ninì Distaso. Pinuccio si divertiva nelle contaminazioni: se per le manifestazione sull’arte futurista si avvelena del biografo di FT Marinetti, il raffinato Gino Agnese; per il festival della cultura tunisina si rivolgeva al prof. Ginevrino. Un islamo-camerata? No, un esponente del Pci…
Passando dalla memoria storica all’attualità, il confronto verso le prossime comunali, che segneranno (forse) la cesura dopo il decennio di Antonio Decaro (il terzo mandato come ipotesi non è ancora svanito), dovrebbe dunque concentrarsi sui grandi temi: dall’umanizzazione delle periferie alla lotta alla gentrificazione del murattiano, dalla connessione del polo dell’arte contemporanea con le capitali culturali, al recupero della Fiera, sempre più non solo simbolicamente sgarrupata. Le diatribe politico-storiche o toponomastiche, interessano le élite e appassionano poco il popolo. Evocare l’ancien régime può essere suggestivo per la borghesia Ztl, ma anche inefficace nell’arginare un debordante astensionismo…