BARI - «Se non avremo subito garanzie, il Bif&st rischia di non farsi a Bari il prossimo anno». Il grido d'allarme è arrivato dal direttore del festival cinematografico barese, Felice Laudadio, nel corso della conferenza stampa conclusiva, poco fa al Teatro Margherita. A dare garanzie a Laudadio dovrebbero essere la Regione Puglia e il soggetto attuatore del festival, l'Apulia Film Commission, che erano assenti. Un'assenza che pesa visto che la Regione Puglia ha sempre partecipato, da 15 anni a questa parte, alla conferenze di bilancio delle varie edizioni, e lo scorso anno il presidente Emiliano annunciò anche la volontà di creare una Fondazione Bif&st capeggiata dalla Regione. Ad oggi però tutto tace.
Il sindaco Antonio Decaro ha cercato di rassicurare un po' gli animi, dicendo: «Vi do appuntamento all'edizione 2024 per fugare ogni dubbio». Le perplessità però rimangono.
DECARO TRANQUILLIZZA: L'EDIZIONE 2024 CI SARA'
«Do appuntamento al Bif&st 2024, per fugare qualunque dubbio». Così il sindaco di Bari, Antonio Decaro, dal palco del teatro Margherita del capoluogo pugliese ha risposto all’appello del direttore artistico del Bif&st, Felice Laudadio, che chiede tempi certi per organizzare la prossima edizione. «Possiamo fare questo festival perché abbiamo quattro teatri vicinissimi - ha aggiunto nel corso della conferenza stampa di chiusura della kermesse -. Solo così possiamo permetterci di crescere e lo faremo anche il prossimo anno».
«Con la Regione Puglia sceglieremo la formula migliore per i prossimi anni - ha aggiunto -. Tutti hanno interesse nel continuare a organizzare il festival insieme con la città». «Speriamo - ha concluso Decaro - di poter contare sui fondi europei in anticipo rispetto a quello che è accaduto quest’anno per permettere all’organizzazione, che lo ha richiesto esplicitamente, di poter organizzare per tempo tutti gli eventi».
LAUDADIO: CREARE FONDAZIONE BIFEST PER EVITARE PRECARIETA'
«La creazione di una fondazione Bif&st è determinante, ne ha parlato con una dichiarazione solenne anche l’attuale governatore Michele Emiliano, consapevole che serve un anno di lavoro per fare un festival». Lo ha detto il direttore artistico del Bif&st, Felice Laudadio, a margine della conferenza stampa di chiusura della kermesse, a Bari. «Una fondazione progetta il futuro su quattro o cinque anni - ha aggiunto e permetterebbe, come a Roma, Venezia, Taormina o Torino, di non non avere più un festival precario».
Laudadio ha aggiunto che «ci sono altre città la cui iniziale è B, come Bif&st, che si sono fatte vive per organizzarlo. Ho risposto che si farà sempre a Bari, è nato qui e qui continuerà». «Bari ha già perso Europa Cinema, del quale ci fu una sola edizione - ha spiegato -. Quel festival contribuì a scoprire la regista Francesca Archibugi con «Mignon è partita» o «Nuovo cinema paradiso» di un allora sconosciuto Giuseppe Tornatore. I festival servono a scoprire i talenti ma occorre continuità e programmazione».