«Ho un debole per i premi, mi piacciono. Ed è molto bello essere premiato come sceneggiatore perché è un ruolo importantissimo per la gente del cinema, ma si sta dietro le quinte. Mi sembra di avere un riconoscimento non tanto a nome mio, ma della mia categoria». Stasera nell’ambito del Bif&st Francesco Piccolo riceverà al teatro Petruzzelli di Bari il 'Federico Fellini platinum award’ come miglior sceneggiatore.
Un appuntamento preceduto questa mattina dalla masterclass nella quale lo scrittore ha raccontato aneddoti della sua lunghissima carriera, ma anche il suo ultimo libro 'La bella confusione' (Einaudi). Poco prima è stato proiettato Il capitale umano di Paolo Virzì, sceneggiato da Piccolo insieme con il regista e con Francesco Bruni.
«La struttura narrativa si basa sul guardare il mondo da tre punti di vista diversi - ha raccontato al pubblico -. Vedendo le prime scene durante il montaggio ci siamo resi conto che avrebbe funzionato». Il lavoro con Virzì e Bruni, amici fin dall’infanzia, è stato il frutto di «una sintonia perfetta - ha detto -. Abbiamo capito che casertani e livornesi possono trovarsi bene e in modo sensato». Piccolo ha raccontato anche alcuni retroscena, come «l'omertà» che regna fra gli sceneggiatori. «Quando si scrive una cosa insieme quello che succede rimane lì, è l’insegnamento di Nanni Moretti», ha confessato aggiungendo che «uno sceneggiatore deve avere talento ma anche un buon carattere. Deve saper stare fra la gente, perché scrivere un film è un pezzo di vita. Le persone devono essere contente di stare insieme, solo così nascono i film belli».
Del suo libro, che racconta la genesi di Otto e mezzo e de Il Gattopardo, entrambi usciti nel 1963, ha detto che «il link è la figura di Claudia Cardinale, che girò i due film in contemporanea. L’idea mi è venuta al festiva di Sanremo 2014 incontrandola». Piccolo non esclude che da 'La grande confusionè possa presto nascere un film. «Raccontare il cinema in questo periodo funziona, quindi potrebbe succedere che vogliano prendere i diritti del libro per fare qualcosa».
Sono stati intanto annunciati i vincitori della sezione di ITALIAFILMFEST e di PANORAMA INTERNAZIONALE. La Giuria del pubblico della sezione competitiva ItaliaFilmFest, presieduta dalla produttrice Donatella Palermo, ha attribuito i seguenti riconoscimenti ai film italiani presentati al Bif&st in anteprima assoluta:
Premio Ettore Scola per la Miglior Regia a Ivan Gergolet per il suo film L’uomo senza colpa.
Premio Mariangela Melato per la Migliore Attrice Protagonista a Paola Sini per il film La terra delle donne di Marisa Vallone.
Premio Gabriele Ferzetti per il miglior attore protagonista a Orlando Angius per il film Tutti i cani muoiono soli di Paolo Pisanu.
La Giuria della sezione competitiva Panorama Internazionale, composta da Jafar Panahi (presidente onorario), Jean Gili (presidente), Bettina Brokemper, Valeria Cavalli, Salvatore Maira, Pippo Mezzapesa, Grazyna Torbicka, ha attribuito i seguenti riconoscimenti:
Premio Internazionale Bif&st per la Migliore Regia a Enen Yo per il film DOUBLE LIFE
Premio Internazionale Bif&st per la Migliore Attrice Protagonista a Ane Dahl Torp per il film STORM di Erika Calmeyer
Premio Internazionale Bif&st per il miglior attore protagonista a Thröstur Leó Gunnarson per il film DRIVING MUM di Hilmar Oddsson