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Regione Puglia, il bando di Natale sistema i «comandati» della politica

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

Regione puglia

Procedura di mobilità per assumere definitivamente 52 persone scelte dalla politica: scade il 25 dicembre

Domenica 27 Novembre 2022, 16:47

BARI - Con due bandi approvati venerdì e pubblicati lo stesso giorno sul bollettino ufficiale, la Regione ha lanciato una procedura di mobilità che riguarda 28 posti da funzionario e 24 da impiegato. È una scelta che non sembra avere senso, se solo si pensa che dall’estate si stanno svolgendo in Puglia concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato di 300 unità di personale con quelle stesse qualifiche. Ma è una scelta che diventa perfettamente chiara, anzi sartoriale, se si guarda a una singolare coincidenza: il numero di posti disponibili per la mobilità è più o meno pari al numero di dipendenti che lavorano attualmente in comando da altre amministrazioni presso la stessa Regione.

Si tratta, insomma, di blindare il trasferimento di chi è stato temporaneamente «comandato» a lavorare in Regione, e vuole giustamente restarci perché si trova bene con i nuovi colleghi: ci sono funzionari in comando che hanno ottenuto anche la posizione organizzativa, nonostante sia vietato dalla legge. La fretta dei bandi (determina dirigenziale e pubblicazione sul Burp nello stesso giorno e per giunta di venerdì smentiscono platealmente chi sostiene che in Regione non si lavori) si spiegano con una disposizione contenuta nel Decreto Pnrr di aprile, che vieta la proroga dei comandi dopo il 31 dicembre 2022.

I bandi sembrano infatti scritti proprio per blindare chi già c’è. È infatti previsto che se alla mobilità partecipa un già «comandato», la Regione «provvede in via prioritaria alla relativa immissione in ruolo, senza effettuare la valutazione del curriculum formativo professionale ed il colloquio». Verranno insomma assunti definitivamente a scatola chiusa, con una semplice domanda, per il solo fatto di essere lì. Un bel regalo di Natale, visto che il termine per partecipare al bando scade il 25 dicembre.

I profili professionali della mobilità sono praticamente identici a quelli dei concorsi in corso di svolgimento. Il risultato è che la Regione assumerà definitivamente persone che hanno già un posto di lavoro in qualche altro ente pubblico e sono state scelte «a chiamata», quasi sempre grazie all’intervento della politica visto che i comandati spesso sono nelle segreterie degli assessorati. E questo piuttosto che utilizzare (anche con lo scorrimento) le graduatorie in cui c’è chi ha partecipato a un concorso ed è risultato idoneo all’impiego. È ancora più incredibile che si sia utilizzato il comando (che serve per motivazioni straordinarie, e per professionalità particolari) anche per la categoria C, cioè per gli impiegati non laureati. Ma da queste parti, spesso, la professionalità si confonde con le vicinanze politiche. [m.scagl.]

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