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Bari, in arrivo 157mila bollettini, anche +14%: stangata a chi è più ricco e con più figli

 
FRANCESCO PETRUZZELLI

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FRANCESCO PETRUZZELLI

Bollette, che salasso! Annaspano le famiglie

Agevolazioni ed esenzioni per le fasce deboli: una platea di 6mila utenti

Giovedì 24 Novembre 2022, 16:01

Aumenti dall’1 al 14%. Più visibili per le famiglie che abbiano contestualmente due requisiti: essere numerose e con redditi alti. Restano confermate invece le agevolazioni ed esenzioni per le fasce più deboli. Circa 6mila utenze che potranno, anche quest’anno, beneficiare della scontistica o dell’esenzione. Ma in ogni caso resta la cartella più temuta e forse più osteggiata. Quella che a macchia di leopardo sta progressivamente raggiungendo le cassette postali di circa 157mila contribuenti. Anche con qualche ritardo che non deve, però, allarmare. A Bari sono settimane da Tari, la tassa dei rifiuti pronta a finire nel poco piacevole calderone di scadenze e incombenze. Ben 138mila le utenze domestiche e 19mila quelle commerciali dalle quali il Comune conta di incassare complessivamente circa 68 milioni di euro. Fondi per la pulizia delle strade, la raccolta dei rifiuti, tutti servizi che risentono dell’inevitabile aumento delle materie prime, come carburante ed energia, scatenato dalla guerra in Ucraina.

Come pagare La Tari anche quest’anno si divide in quattro rate, con scadenze bimestrali al 30 settembre, 30 novembre, 31 gennaio e 31 marzo. Ma le cartelle stanno arrivando solo in queste settimane e di conseguenza la prima scadenza utile di settembre slitta alla prima data disponibile dopo la ricezione del bollettino di pagamento. Bollettini che stanno arrivando non secondo un ordine definito – complice anche il servizio di postalizzazione – e quindi può anche succedere che all’interno di uno stesso condominio le cartelle vengono recapitate in giorni diversi. In sostanza non c’è da allarmarsi se ad esempio il vostro vicino l’ha già ricevuta e voi ancora no. Nella casistica ci sono anche gli intestatari irreperibili perché non figurano né sulle targhette dei citofoni e né su quelle della cassetta delle lettere. In ogni caso dal Comune spiegano che «entro venerdì la spedizione dovrebbe concludersi» e che «nel caso di mancato ricevimento entro il 30 novembre è consigliabile rivolgersi agli sportelli degli uffici Tributi o contattare i numeri dedicati».

Le tariffe Nonostante la riduzione dei costi del servizio rispetto alle precedenti annualità, gli importi sono leggermente al rialzo per l’impossibilità dei ristori dello Stato, per lo stop alle agevolazioni Covid previste lo scorso anno per le attività commerciali rimaste chiuse durante il lockdown e per il caro energia. Per le utenze domestiche l’aumento oscilla tra l’1% (pari a 1,20 euro) per i nuclei composti da una sola persona e il 14% (63,51 euro) per i nuclei composti da sei persone per una abitazione tipo di 100 metri quadri. E con redditi alti. Nel mezzo gli altri nuclei: più 7% (20,35 euro) per i nuclei composti da due persone, più 8 per quelli da cinque (35,4 euro) e più 9% per quelli da tre (30,03 euro) e da 4 persone (34,76 euro). Per le utenze commerciali invece, dopo le forti agevolazioni Covid nel biennio 2020-2021, la Tari risulterà più o meno uguale a quella del 2019, con aumenti tra l’1 e il 2%.

Agevolazioni ed esenzioni L’esenzione totale è prevista per i nuclei numerosi con sei o più di sei componenti con Isee, riferito all’anno precedente, inferiore a 25mila euro, per i nuclei con persone over 80 con valori Isee inferiore a 10mila euro e per i nuclei con Isee inferiore a 5000 euro. La riduzione tariffaria del 20 per cento, invece, nel caso in cui il valore Isee non superi gli 8mila euro. Restano inoltre confermate le agevolazioni, del 25 per cento sulla parte variabile della tariffa, legate alla produzione della raccolta differenziata nei quartieri dove si supera il 65%.

In sostanza se differenziano tutti, il risparmio è per tutti.

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