BARI - Una vera passeggiata sul mare. Tra passerelle, spazi per il relax, la sosta e soprattutto per socializzare. In una sorta di ricucitura urbana, con la città che si connette al suo elemento principale, l’acqua dell’Adriatico.
Sarà così il waterfront di Bari vecchia, il nuovo lungomare ridisegnato nel tratto che va da Santa Scolastica al Molo San Nicola passando dal Molo Sant’Antonio. Un’opera da 16 milioni di euro - finanziata con il Patto per Bari - per la quale sono arrivati il via libera dal Comune al progetto esecutivo e la contestuale indizione della gara da aggiudicare secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
Un progetto molto corposo che promette di cancellare le attuali brutture e di intervenire su più livelli. Ci sarà un edificio polifunzionale localizzato in un’area definita a confine con il perimetro portuale di piazzale Cristoforo Colombo, la cui articolazione volumetrica consentirà di realizzare una promenade costituita da un sistema di rampe e terrazze dalle quali sarà possibile una suggestiva vista del centro storico e dell’intero lungomare cittadino. In primis il tratto Imperatore Augusto, una vera e propria passerella sull’acqua con un sistema attrezzato e organizzato di piattaforme fisse e multifunzionali sul tratto interessato. Un lungomare con il marciapiede più largo (sul lato acqua) e che comporterà di conseguenza il restringimento della carreggiata, garantendo così meno velocità per le auto e più sicurezza per i pedoni. Ma non solo. Saranno cancellati gli attuali edifici che, tra degrado e abbandono, deturpano il contesto.
Il mercato ittico Sant’Antonio diventerà ad esempio un uovo edificio a destinazione museale e turistico-ricettiva e dal quale sarà possibile godere di una visione esclusiva. Proseguendo verso il Margherita ci sarà la sistemazione delle banchine e la realizzazione di un pontile di collegamento con il sistema di piattaforme del teatro, oggi ad uso del Circolo della Vela. E dal teatro si arriva al molo San Nicola e allo storico mercato “Ndèrr’a la lanze”, che non perderà la sua vocazione ittica. Anzi. L’obiettivo è riqualificare l’attuale struttura, ormai ammalorata, con un’altra più leggera e funzionale. Dotata di sette unità funzionali, di cui cinque attrezzate per la preparazione e la vendita al dettaglio dei prodotti ittici, anche da sottoporre a cottura. In pochi metri il progetto comprende in sostanza, nell’ansa del porto vecchio, della banchina di connessione fra il Molo San Nicola e le passerelle del teatro Margherita, della banchina est dello stesso Molo (compresi i relativi parapetti a mare) e la manutenzione straordinaria del Giardino De André. Completeranno il tutto un nuovo arredo, una nuova pavimentazione e un impianto di pubblica illuminazione a basso consumo.
Non da meno le opere marittime di difesa: per proteggere dal moto ondoso il tratto interessato dalle opere di nuova realizzazione, l’attuale sistema avrà anche una scogliera antistante il Molo Sant’Antonio, che ingloberà due delle cinque barriere frangiflutto esistenti. Insomma un progetto – scelto dal concorso internazionale di progettazione vinto nel 2017 dallo studio barese «S.M.N. Studio di architettura G.L. Sylos Labini e Partners S.S.T.P» – che coniuga riqualificazione urbana, mobilità ciclopedonale, accessibilità e creazione di aree pedonalizzate. I lavori potrebbero iniziare nel corso del 2023.