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Bari, saldi al via il 3 luglio commercio in rivolta

 
Francesca Di Tommaso

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Francesca Di Tommaso

Saldi. partenza lenta a PotenzaMeglio a Matera con turisti

Saldi a Potenza

Insorgono i negozianti: «Troppo presto, ci danneggiano»

Giovedì 10 Giugno 2021, 16:04

Bari - Saldi sì, prima, dopo, quando. Tra riaperture annunciate e ripartenze previste, la grande incognita dell’estate 2021 sembra essere la data di partenza dei saldi nel mondo dell'abbigliamento e delle calzature. Archiviata una primavera assai poco “in festa”, visto che i commercianti avevano ben pochi motivi per esultare quanto a vendite e aperture al pubblico, è solo da poche settimane che la città può tornare a sfoggiare vetrine leggere e colorate, al profumo di vacanze, ma soprattutto di timida e quasi riconquistata normalità.


Le strade sono popolate; nei negozi, quelli sopravvissuti alla crisi conseguente l'emergenza sanitaria, i clienti sono i benvenuti e hanno voglia di temporeggiare, non solo per la socialità ritrovata, ma per il piacere dell’acquisto tanto agognato.
Insomma, un giugno che sa di maggio, quanto a previsioni economiche.
Intanto, però, arriva dalla Commissione attività produttive della Camera la conferma della data nazionale di inizio dei saldi estivi, fissata al prossimo 3 luglio. Ovvero, come stabilito dalla conferenza delle Regioni, il primo sabato del mese di luglio. Una data che però le singole regioni possono modificare.

Al momento, la Puglia pare non lo abbia fatto: i saldi nella nostra regione cominceranno il 3 luglio. Con quasi un mese di anticipo rispetto allo scorso anno. Nel 2020, infatti, saldi partirono il 1° agosto e durarono fino al 15 settembre. Nonostante quest'anno non appaia per niente più florido del precedente. Anzi: sono aumentate le saracinesche mai più rialzate, le attività che hanno ceduto il passo ad altro, le firme storiche che non hanno retto il colpo della chiusura per l’emergenza sanitaria.

In pratica, il 3 luglio, come dire l'inizio estate, coinciderebbe con i saldi di fine estate. Nessun respiro, dunque, per i negozi al dettaglio di abbigliamento e calzature. Gli esercenti, in attesa del verdetto definitivo, si danno al saldo di mezza stagione. Ma tant’è: non piace a nessuno passare subito dalla mancata vendita, di un così lungo periodo, alla svendita. Non piace prima di tutto alle associazioni di categoria, che lamentano la grande difficoltà, in termini di fatturato, dell’industria della moda. Anche perché la decisione di procedere assieme circa la ripresa post-Covid del commercio, sembra disattesa nei fatti.

Una decisione, peraltro, che andrebbe a penalizzare ulteriormente il negozio di vicinato che ha un’ingente quantità di merce invenduta, a favore della grande distribuzione.
La proposta degli esercenti è di far partire i saldi dal 24 luglio, con divieto di vendite promozionali nei 30 giorni precedenti. Ma al momento non si sa se è stata accolta.

In attesa della data ufficiale di partenza dei saldi, fioccano promozioni: fatta sempre salva la scontistica alla cassa, il divieto delle vendite promozionali (di cui all’art. 5, del regolamento regionale n. 10/2016) non le consente solo nei quindici giorni antecedenti l’inizio dei saldi di fine stagione.

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