BARI - E’ risultato positivo al Covid il 2 marzo scorso, dopo aver fatto un tampone rapido, e poi la diagnosi è stata confermata da un test molecolare, fatto sempre a pagamento in un laboratorio privato di Bari, il 15 marzo. Da allora aspetta di essere contattato dalla Asl, che non risponde alle sue mail. E’ la storia raccontata da un assicuratore 40enne di origini lucane che vive e lavora a Bari da vent'anni, ma che ha ancora la residenza in Basilicata e non ha mai chiesto un medico di medicina generale nel capoluogo pugliese. Non avendo un medico di riferimento nella regione, l'unico modo che ha per comunicare con la Asl è inviare una mail al contatto dedicato ai residenti fuori regione.
Il suo racconto comincia il 2 marzo, quando ha deciso di fare un tampone per un mal di gola sospetto. Il test rapido ha dato esito positivo e, dopo aver chiamato il numero verde regionale senza esito, su suggerimento della sua dottoressa, a Matera, si è curato a casa. Passati i sintomi, a metà mese, ha prenotato un tampone di controllo in un laboratorio privato ed è risultato ancora positivo. Dal laboratorio gli hanno spiegato che avrebbero inviato la segnalazione al Dipartimento di prevenzione e che lui avrebbe dovuto aspettare in casa di essere contattato dalla Asl per un ulteriore tampone da eseguire dopo 10 giorni. "Andrei a fare anche l’altro tampone privatamente, a mie spese - dice - , ma non posso uscire perché commetterei un reato. Quanto deve durare questa reclusione? Chi mi deve dire quando e se potrò ritenermi libero?». Fino ad oggi ha inviato tre mail alla Asl per sapere del tampone e cosa fare, senza ottenere risposta.
Il Dipartimento di prevenzione della ASL di Bari fa sapere in una nota che «ha provveduto a contattare il cittadino positivo residente fuori regione e a fissare il tampone di controllo per lunedì prossimo 29 marzo presso il drive through della Fiera del Levante di Bari». «In caso di esito negativo - prosegue la nota - il cittadino riceverà certificato di fine isolamento, in caso contrario comunque si provvederà a fornire la liberatoria che al 21esimo giorno dall’accertamento della positività permette di concludere ugualmente il periodo di isolamento»