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Ospedale Covid
Franco Petrelli
04 Dicembre 2020
L’ospedale «Miulli» di Acquaviva torna a ospitare un set cinematografico, ma divampano le polemiche partite da chi ritiene il via libera azzardato in tempi di Covid.
Già nel gennaio del 2017 nel nosocomio vennero girate alcune scene della fiction «Il capitano Maria», trasmessa con successo dai Raiuno. Ora una nuova fiction della Rai, «Fino all’ultimo battito», diretta da Cinzia Th Torrini, è pronta a essere ambientata nelle corsie del «Miulli».
L’altra mattina una serie di riprese sono state effettuate all’esterno dell’ospedale. La fiction vede nel ruolo di protagonista la bitontina Bianca Guaccero con Marco Bocci, tra gli altri attori figurano Violante Placido, Loretta Goggi, Fortunato Cerlino, Ignazio Oliva e i baresi Michele Venitucci, Brando Rossi e Matteo Pedone.
Già mercoledì 25 novembre le telecamere erano state piazzate nel Pronto soccorso dell’ospedale «Miulli». Le scene realizzate hanno visto protagonista Marco Bocci, attore noto per il ruolo di primo piano nella serie televisiva «Squadra antimafia». Nella prima serata di ieri, poi, il servizio di Radiologia ha ospitato nuovamente la troupe di «Fino all’ultimo battito», prodotto da Casanova Multimedia. Salvo eventuali anticipi, la messa in onda è prevista per l’autunno 2021.
C’è però chi ha giudicato inopportuna la presenza di una troupe cinematografica proprio in un momento in cui il «Miulli» è impegnato in prima linea a fronteggiare l’emergenza Coronavirus, tanto da essere stato trasformato in ospedale Covid.
Ma l’amministrazione del «Miulli» risponde alle perplessità. «Le riprese - viene chiarito in una nota - vengono effettuate solamente in spazi avulsi dall’ordinaria attività medica». E le misure di sicurezza sono stringenti: «L’intera troupe si sottopone ogni 2 giorni al tampone molecolare e utilizza un ingresso specifico e isolato, né interagisce con il personale e l’utenza dell’ospedale». Viene sottolineato anche il senso della scelta di concedere il permesso di girare. «Il “Miulli” è impegnato ad ospitare iniziative cinematografiche che scelgono la nostra struttura quale luogo di bellezza e eccellenza». Non solo: «Al nostro territorio e a decine di maestranze locali impegnate, che in questi mesi stanno affrontando enormi difficoltà dovute alle restrizioni Covid, il “Miulli” ha deciso di non voltare le spalle e di permettere l’utilizzo di spazi determinati e tutelati, nel pieno rispetto delle norme e a garanzia della sicurezza di tutti».
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