All’interno del letto del torrente prosciugato Tiflis, nella Masseria Balice di Bitonto, mercoledì 12 agosto alle 21 si esibirà Francesca Michielin, energica cantante pop, che dopo la fortunata esperienza nel talent show X-Factor ha mantenuto la notorietà grazie a canzoni ben curate nei testi e nella musica. La sua esibizione, nel pieno rispetto delle norme anti-covid, sarà proposta nella III edizione del «Luce Music Festival – Approdi musicali», realizzato con il contributo della Regione Puglia, in collaborazione con il Comune di Bitonto. La serata sarà aperta da Mara Musci, in arte Mara, giovane cantante di Corato, in attività dal 2018. Con i suoi brani tra i quali Chissenefrega e Giorno della festa, spetterà a lei il compito di riscaldare il pubblico in attesa del live della Michielin, un’esibizione che non sarà uno show, ma un concerto vero e proprio, con il pubblico seduto e distanziata.
Michielin, cosa si prova a cantare in pubblico dopo il lockdown?
«Mi dà molta carica esibirmi dopo questi mesi in cui siamo stati fermi a livello geografico. Ho lavorato tanto da casa come tutti, però tornare a vedere persone e suonare è veramente bellissimo. Ho provato emozioni molto forti. Questo tour per me rappresenta una novità, anche perché porto sul palco dei musicisti polistrumentisti incredibili con cui suono in formazione per la prima volta».
Come si svolgerà il suo live e da quali elementi sarà caratterizzato?
«A livello visivo sarà contraddistinto dai posti a sedere. Per me e anche per il pubblico sarà un’esperienza nuova. Tuttavia, sebbene siano seduti non sarà come un normale concerto a teatro. C’è un’energia pulsante che comunque emerge. Si battono un sacco le mani, si canta e si accendono accendini. C’è una dinamica quasi da stadio. La gente è molto presa e sicuramente c’è un grandissimo coinvolgimento. Chiaramente non si può stare in piedi e assembrarsi perché dobbiamo fare il concerto in sicurezza, però devo dire che c’è una bellissima risposta a livello energetico».
Durante il live saranno proposti i brani del suo quarto album «Feat». Cosa apprezza maggiormente di questo lavoro?
«Per questo album ho sperimentato tanto e ho avuto la possibilità di lavorare con un sacco di persone diverse, sia artisti che produttori, quindi ciò che mi è piaciuto di più è l’essermi messa in gioco. È stato molto interessante. Più che un album l’ho visto come un progetto, come un unicum, una cosa alternativa che ho fatto. Un episodio che maggiormente mi è rimasto impresso di questo lavoro è stato l’incontro con Fabri Fibra. A lui, che è una figura leggendaria della musica, non solo del rap, ho fatto ascoltare il primo brano che ho scritto, Monolocale. L’ho incontrato ed è stato di una dolcezza incredibile, abbiamo scoperto tante passioni in comune. È stato proprio un grandissimo confronto, che emotivamente mi ha dato un sacco di energia».