Sabato 06 Settembre 2025 | 23:47

Bari, falsi quadri Nino Caffè venduti in tutta Italia: 23 a processo

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

Venduti migliaia di quadri falsi di Nino Caffè in tutta Italia: indagini a Bari, 23 rinviati a giudizio

Migliaia di pezzi piazzati da una vera associazione a delinquere: a capo di tutto il curatore dell'archivio del Maestro, che commissionava perfino le opere ai pittori più capaci di riprodurle

Sabato 14 Dicembre 2019, 09:00

17:34

I carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari hanno accertato l'esistenza di un'associazione a delinquere composta da 23 persone, con ramificazione in tutta Italia, finalizzata alla ricettazione e contraffazione di false opere d'arte attribuite al Maestro Nino Caffè e ad altri artisti contemporanei, da Mario Schifano, a Paolo Scheggi, Victor Vasarely, Franz Borghese e Luca Alinari.

L'attività era partita nel marzo 2013 e aveva consentito il sequestro di 21 opere di Caffè alla Fiera del Levante di Bari, durante la Expo Arte. Gli accertamenti avevano fatto emergere che i dipinti falsi stavano circolando sul mercato grazie alla complicità di gallerie, privati, mercanti d'arte, e al commercio online. Identificati anche gli autori che manualmente riproducevano i dipinti. A capo di tutto c'era il curatore dell'archivio del Maestro, che provvedeva a commissionare le opere, autenticarle, pubblicare i cataloghi, con la collaborazione di un gallerista e un editore, promuoveva mostre monotematiche patrocinate perfino dal Senato e dalla Comunità Europea.

Le opere erano state acquistate per diverse migliaia di euro: i carabinieri ne hanno sequestrate 481, di cui 200 solo tra Puglia, Basilicata, Abruzzo e Marche, tutte false. Rinviati a giudizio, quindi, i 23 soggetti coinvolti: sequestrati anche tre archivi con più di 3500 opere catalogate. In circolazione ce ne sono almeno ottomila. L'organizzazione dalla vendita aveva guadagnato circa un milione e mezzo di euro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)