BARI - Una rete da pescatore piena di sardine di carta con idee e progetti per rinnovare la politica (e la sinistra): ecco la scenografia scelta dalle Sardine baresi per la manifestazione che segnerà oggi, alle 19 in piazza Prefettura, il battesimo nel capoluogo regionale (attese almeno cinquemila persone). «La rete ci è stata donata da una signora, mentre il furgone che farà da palco sarà prestato da un parente di un nostro sostenitore»: Camilla Checchia, una dei quattro organizzatori dell’evento, racconta così la vigilia laboriosa della manifestazione, segnata dall’entusiasmo di tanti che si stanno generosamente offrendo di collaborare per risolvere ogni questione burocratica. «Siamo un po’ emozionati per un evento che avrà una grande rilevanza politica», aggiunge. C’è anche il parterre dei relatori. «Parleremo noi organizzatori (oltre la Checchia anche Chiara Vitale, Francesca Blasi e Davide Bonadies) e un precario di un call center. Faremo - spiega la giovane studentessa di Corato - un ragionamento ampio sui temi del Mezzogiorno. Porteremo nel dibattito argomenti come l’immigrazione giovanile, la disoccupazione, la precarietà, la sanità, la questione meridionale, le difficoltà che si vivono al Sud: ogni argomento sarà trattato con una certa specificità».
In piazza non ci saranno bandiere di partito, come da linea nazionale stabilità per i flash mob: «Le associazioni universitarie di sinistra? Potrebbero aver diffuso il nostro volantino nelle proprie pagine social. Siamo in contatto con Mattia Santori e i vertici emiliano-romagnoli. Noi leggeremo - puntualizza la Checchia - articoli della costituzione e canteremo “Bella ciao” per dare una continuità antifascista alle iniziative del resto d’Italia. Bandiere tricolori? Non abbiamo dato limitazioni sui colori da adottare… Ci saranno i simboli e le bandiere arcobaleno della comunità Lgbt». Tra gli organizzatori ci sono anche i ragazzi delle «Sardine Puglia», mentre non c’è alcun contributo dell’Arcipelago delle Sardine, la pagina Fb fondata dai sindaci di Italia in Comune Davide Carlucci e Michele Abbaticchio.
Il mondo della sinistra barese, intanto, si interroga sul movimento delle Sardine e in tanti saranno presenti alla manifestazione barese. Maria Laterza, intellettuale e animatrice dell’omonima libreria in Via Sparano: «Ci sarò. Per l’area progressista è un evento importante perché non bisogna lasciare la piazza al populismo di destra e non bisogna dare l’idea che la gente sia solo con Salvini. Parteciperanno persone che fanno parte dei partiti e tanti che non si ritrovano nelle attuali sigle. I giovani sono il motore di un rinnovamento portando la visione di tanti silenti a sinistra, che non hanno più voce nei partiti tradizionali. Questo ragazzi non sostituiranno i partiti ma daranno forza a certe idee: questa è la differenza rispetto ai Cinquestelle». Non sarà invece al flash mob il deputato Marco Lacarra, segretario regionale del Pd: «Non presenzierò: è un movimento spontaneo. Se non fossi segretario del Pd ci sarei andato. Non sono per le strumentalizzazioni. Siamo spettatori interessati e compiaciuti ma riconosciamo la libertà del movimento. La mia presenza sarebbe facilmente “individuabile”». Voleva esserci ma ha in agenda una assemblea a Taranto: «Ci sarei stato volentieri, da privato cittadino, ma sarò nel circolo Pd di Tamburi per una assemblea sull’Ilva». Presente invece Alfonso Pisicchio: «Condivido i loro valori e temi». Dal mondo femminista arriva la freddezza di Mariapia Vigilante, animatrice della Giraffa: «Non mi hanno incuriosito. Per il momento resterò in studio a lavorare…». Entusiasta invece Nico Bavaro, segretario pugliese di Sinistra italiana: «Ci saremo perché le piazze della speranza e del conflitto ci fanno sentire a casa. Si registrerà una grande partecipazione di Bari e della Puglia. Da lì potrebbe nascere una nuova narrazione politica». Tra le adesioni ufficializzate nei giorni scorsi anche La Giusta causa di Michele Laforgia che definisce la manifestazione «ossigeno puro per chi coltiva la cultura della politica e della partecipazione».