È uno dei mali ricorrenti di ogni città di mare. Le alghe si affastellano a riva e, se non rimosse, complici il sole e le temperature elevate di questi giorni, vanno in putrefazione. Con l’inevitabile conseguenza del cattivo odore, oltre che del decoro complessivo dell’immagine cittadina. Ad evidenziare le condizioni del lungomare Araldo Di Crollalanza, tra il Margherita e il molo San Nicola, Luigi e Michele Cipriami, dirigenti del movimento politico «Riprendiamoci il futuro». Michele Cipriani, oltre tutto, è candidato alla presidenza del Municipio I (il cosiddetto Municipio del Mare) per il centrodestra.
«Sul lungomare di Bari persiste la presenza di alghe putrefatte e mai rimosse - denunciano padre e figlio - che rendono impossibile la respirazione a causa di “odori nauseabondi” emanati dalle stesse alghe. Questa è la cattiva immagine che questa amministrazione riserva ai cittadini baresi e sopratutto nei confronti dei turisti i quali “affascinati” immortalano tale vergogna da terzo mondo». Negli ultimi giorni, difatti, complici i grandi eventi organizzati nel capoluogo, dal Gran Premio al Bif&st, sono numerosi i turisti in giro per le strade del centro.
Luigi e Michele Cipriani tuonano: «Come possono sindaco, assessore all’Igiene e Ambiente e presidente del Primo Municipio rimanere indifferenti nei confronti di tale vergogna? Ci chiediamo e chiediamo, se questo sia un modo corretto di amministrare una città».