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Strage treni, si candida con la foto della tragedia: «Era solo una provocazione»

 
Graziana Capurso

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Graziana Capurso

Strage treni, si candida con la foto della tragedia: «Era solo una provocazione»

Foto Ansa

Il caso si è scatenato sui social dopo che la figlia di una delle vittime della strage sulla Andria-Corato ha usato come manifesto elettorale la foto del disastro ferroviario. La donna ha poi fatto dietrofront su Facebook

Martedì 16 Aprile 2019, 17:45

18:25

BARI - Daniela Castellano, figlia di una delle 23 vittime della strage dei treni sulla Andria-Corato del 12 luglio 2016, fa marcia indietro e ritira la sua candidatura dalla corsa al Consiglio comunale di Bari. Lo annuncia su Facebook la stessa presidente dell’Astip, l’associazione che raccoglie i familiari delle vittime del disastro ferroviario. Una decisione che arriva dopo le polemiche nate dalla diffusione in città del manifesto elettorale usato dalla ormai ex candidata del centrodestra, che la ritraggono in primo piano con alle spalle i resti dei due treni accartocciati. Più a destra la scritta «Mai più» e, a chiudere lo slogan, un’altra frase: «La sicurezza dei cittadini viene prima di ogni altra cosa». 

La scelta delle immagini ha infiammato i social che hanno giudicato di cattivo gusto la decisione della Castellano di affiancare la propria immagine "politica" a quella di una tragedia che ha segnato in modo indelebile la Puglia.

A 24 ore dalla diffusione poi è arrivato il dietrofront motivato così sui social dalla Castellano: «Ma chi me lo fa fare a prendermi tutti questi anatemi? Il mio bersaglio era provocare la malapolitica, ho lanciato il messaggio provocatorio che senza sicurezza si muore. Ora posso tranquillamente dire a chiare lettere che la politica non mi interessa e ne tanto meno fare la consigliera - ha poi chiosato - la politica non mi piace e non fa per me».

Dopo l'annuncio, la presidente dell'Astip è poi ritornata sulla vicenda con un secondo post pubblicato su Facebook, ribadendo: «Ho detto che non mi candido ma non che smetterò di fare cartelloni (forse)...».

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