Due 50enni baresi, dipendenti dell'azienda di ristorazione Ladisa, Massimo Paiotta e Donato Zaccaro, sono morti nella notte sulla A14 nei pressi di Forlì mentre stavano tornando a Bari. Per cause ancora sconosciute l'auto, una Fiat 500, che Paiotta aveva acquistato da poco, si è ribaltata più volte sulla strada e poi è finita nel fossato che la costeggia. Entrambi sono morti sul colpo. Sulla cause dell'incidente sono in corso da parte della Polizia stradale: non è da escludere un colpo di sonno del conducente ma allo stato è azzardato fare ipotesi. Lo schianto è avvenuto intorno alle 3 a sud del tratto forlivese dell'A 14, nei pressi dell'area di servizio Bevano.
Lavoravano in uno stabilimento di Agrate Brianza
Le vittime lavoravano da anni nello stabilimento di Agrate-Brianza, in Lombardia, dove l'azienda barese ha un impianto produttivo. Ieri, dopo aver finito il turno di lavoro, sono andati a casa, hanno cenato e successivamente si sono messi in auto per tornare a Bari per il week end per far visita ad alcuni parenti. Abitavano da diversi anni a Milano, ma spesso tornavano nel capoluogo pugliese. Lungo la strada, poi, la tragedia.
Incredulità e sgomento in azienda
Tutti sono sconvolti per la notizia nella sede dell'azienda di Bari rimbalzata sin dalle prime ore del mattino. «Siamo vicini alle famiglie di questi nostri due dipendenti - sottolinea Sebastiano Ladisa, uno dei due titolari della società - la notizia ci riempie di dolore». Sulla propria pagina Facebook aziendale, Ladisa pubblica un post in cui si dichiara «in lutto per la morte di questi due dipendenti stroncati da un tragico destino. La proprietà, la dirigenza, noi tutti siamo vicini alle famiglie di Donato e Massimo».
I messaggi di cordoglio di amici e colleghi
Da Bari i familiari sono partiti alla volta di Forlì per il riconoscimento delle salme. Molti i commenti e le attestazioni di coodoglio da parte di colleghi e amici. Donato Zaccaro, prima di lavorare con Ladisa, era stato alle dipendenze per decenni con la ditta Paulicelli. Ladisa ha alle sue dipendenze oltre 4mila persone che operano in più di 700 impianti produttivi in diverse regioni italiane. L'azienda opera in mense scolastiche, ospedaliere e aziendali: dal 1 gennaio ha acquisito una maxi commessa con il Ministero della Difesa servendo centinaia di caserme in diverse località italiane.