BARI - «Questi per me non sono i baresi. I baresi sono quelli che “sim' tutt’ cmbagn’”, quelli che se hai bisogno di una mano si precipitano, chiunque tu sia». Con queste parole postate su Facebook il sindaco di Bari Antonio Decaro commenta la vicenda di Edith, la 47enne di origini ivoriane vittima di un'aggressione in strada avvenuta ieri vicino il sottopasso di Sant'Antonio.
«In trent'anni a Bari non mi era mai successa una cosa del genere», ha riferito la donna durante una telefonata al sindaco. «Questa è la frase che mi rimbalza in mente della telefonata di ieri con Edith», dice Decaro. «Vattene al tuo Paese le hanno urlato mentre le davano pugni e calci. Quale Paese? Edith vive e lavora qui da 30 anni, i suoi figli sono nati qui, frequentano scuola e università qui. Edith contribuisce alla crescita della nostra società, probabilmente molto più di quella gente che per sentirsi "italiana" ha bisogno di picchiare qualcuno col colore della pelle diverso dal suo», prosegue il primo cittadino.
«Ogni giorno sembra crescere un clima di odio che non ci appartiene. Possiamo avere idee diverse, religioni diverse, possiamo votare per un partito o per un altro. Ma non facciamoci togliere l'umanità, non facciamoci togliere il nostro senso di comunità. Il nostro essere baresi, per davvero», conclude il sindaco.