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L'ex fidanzato barese la picchia, studentessa del Camerun lo denuncia con foto social

 
Redazione online

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La storia di Giovanna, vittima di stalking: «La poesia mi ha salvata»

La donna ha aggiunto queste parole: «Ho finito il mio compito, la polizia si occuperà del tuo caso»

Venerdì 01 Febbraio 2019, 10:20

19:41

Una studentessa 23enne del Camerun, Megane Deutou, che da un anno studia all’Università di Bari, è stata picchiata dal suo ex fidanzato, uno studente 24enne barese, che non si rassegnava alla fine della loro relazione. Dopo essere stata picchiata, la donna ha sporto denuncia e ha pubblicato la foto del suo volto tumefatto su Instagram, scrivendo: «Ho finito mio compito. La polizia si occuperà del tuo caso ora».

Il post di Megane è stato rilanciato sui social da diverse associazioni tra cui 'Studenti stranieri Università di Barì e 'Studenti indipendenti Linguè. La notizia, che sta facendo il giro del web, è stata ripresa da alcune testate locali.
Secondo la ricostruzione riportata sui quotidiani, Megane avrebbe incontrato mercoledì sera il suo ex fidanzato che voleva parlarle. E quando Megane ha ribadito la sua volontà di troncare il rapporto, l’uomo l’avrebbe presa per i capelli e poi sbattuto ripetutamente la testa della donna sulla portiera della propria auto.

Un presidio davanti al Comune di Bari "per chiedere risposte da parte delle autorità» è stato organizzato per questa mattina da alcune associazioni studentesche dopo l’aggressione subita da una studentessa del Camerun, Megane Deutou, picchiata dal suo ex, uno studente barese. «A te, Megane - scrivono su Fb gli 'Studenti indipendenti di Lingue' - vogliamo dire grazie perché hai avuto coraggio di dire basta, di denunciare, e di tornare a vivere. A te, carnefice, vogliamo ricordare che l’amore non rompe le costole, non lascia i lividi sulla faccia, l’amore non può e non deve uccidere».
«Non possiamo restare in silenzio - proseguono gli studenti - perché significherebbe non sottolineare la gravità di una simile situazione. Ingiustificabile qualsiasi schiaffo, sopruso, atto di pressione psicologica».
«Oltre al colore della pelle - sottolinea su Facebook l'associazione 'Studenti stranieri università di Barì - nessuna donna dovrebbe essere preda e vittima di questi atti barbari che dipingono una società maschilista in perdita dei valori di uguaglianze e parità». «Sollecitiamo un maggiore sguardo sulla condizione dello studente straniero nella città di Bari - concludono - e in particolare nell’Ateneo barese».

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