Giovedì 18 Settembre 2025 | 10:57

Brindisi, il campione di nuoto Michael Vitali costretto a emigrare: «Mancano piscine e cura dei giovani»

 
Redazione Brindisi

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Brindisi, il campione di nuoto Michael Vitali costretto a emigrare: «Mancano piscine e cura dei giovani»

Pronto ad andare a Trieste. «È doloroso - aggiunge mamma Valentina - vedere che nonostante i risultati ottenuti e l’impegno dimostrato, nessuno dell’amministrazione comunale abbia mai teso una mano»

Giovedì 24 Luglio 2025, 11:31

Michael Vitali, 19enne nuotatore brindisino, durante i campionati italiani 2024 di Riccione ha conquistato il podio nei 50 metri dorso. Un risultato che non solo gli è valso un terzo posto nella competizione ma anche un importante riconoscimento: è stato infatti premiato nei giorni scorsi dalla Regione Puglia come una delle eccellenze del 2024. Unico brindisino presente alla cerimonia per il settore nuoto, Michael ha portato in alto il nome della sua città.

Peccato però che a Brindisi a Brindisi non esistano impianti natatori all’altezza.

Così, da anni Valentina e Francesco, i genitori di Michael, macinano chilometri per accompagnarlo in giro per la Puglia alla ricerca di un impianto in cui possa continuare a inseguire i suoi sogni e migliorare le sue prestazioni.

«È assurdo - racconta Francesco, papà di Michael - che un ragazzo che dimostra talento e ottiene risultati a livello regionale e nazionale debba allenarsi fuori città. Non parliamo di uno sport minore ma di nuoto, che è disciplina olimpica. È triste constatare che le amministrazioni brindisine non abbiano mai ritenuto prioritario investire in strutture sportive moderne e accessibili». Un silenzio, quello delle istituzioni locali, che fa rumore. Rumore che stride con gli applausi ricevuti da Michael a Taranto lo scorso 21 luglio presso l'Aula magna del Dipartimento Jonico ha ritirato il premio destinato ai migliori giovani atleti pugliesi. Dalla sua città, non una parola di sostegno.

A Brindisi ci sono tanti giovani che potrebbero avvicinarsi al nuoto, ma senza strutture adeguate è dura. E non tutti hanno la possibilità di emigrare altrove ogni giorno.

Michael Vitali è un ragazzo che meriterebbe una corsia preferenziale, non solo in piscina, ma anche nel cuore della sua città. Michael ha capito che, a volte, per inseguire un sogno bisogna voltare le spalle a ciò che si ama. Sì, perché Michael a breve si trasferirà a Trieste con il padre, città che gli garantirà strutture sportive adeguate, continuità negli allenamenti e una rete di supporto che a Brindisi, semplicemente, non esiste.

«È una decisione che pesa - dice Michael - ma non posso continuare a costruire il mio futuro in una città che non investe sullo sport e sui giovani».

«È doloroso - aggiunge mamma Valentina - vedere che nonostante i risultati ottenuti e l’impegno dimostrato, nessuno dell’amministrazione comunale abbia mai teso una mano. Non chiediamo premi ma strutture. Non cerchiamo applausi ma opportunità concrete. Basterebbe anche una stretta di mano».

Michael avrebbe voluto restare. Avrebbe voluto allenarsi nella sua città, crescere tra le sue vie, portare Brindisi sulle vette del nuoto nazionale. Ma non si può crescere dove non si è messi nelle condizioni di farlo.

A Trieste troverà un centro federale, un progetto tecnico e soprattutto il rispetto che merita un atleta del suo calibro.

Il caso di Michael Vitali è lo specchio di una città che, pur avendo tanto potenziale, continua a ignorare chi potrebbe rappresentarla con orgoglio, dentro e fuori dall’acqua.

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